Luca Marinelli scattato in esclusiva da Fabrizio Cestari per 'Rolling Stone' a Venezia 76
Presto lo vedremo nei panni di Diabolik, diretto dai Manetti Bros., al fianco di Miriam Leone e Valerio Mastandrea. Ma nel frattempo, in occasione del suo compleanno, abbiamo raccolto 10 dei suoi ruoli più significativi.
'La solitudine dei numeri primi' (2010) di Saverio Costanzo
Per il suo debutto cinematografico, Marinelli è Mattia nell'adattamento del best seller di Paolo Giordano. Quando si dice 'chi ben comincia...'.
'Tutti i santi giorni' (2012) di Paolo Virzì
Marinelli è Guido, portiere di notte plurilaureato che si innamora di una cantante (Thony) che lavora in un autolavaggio. Virzì strikes again.
'Non essere cattivo' (2015) di Claudio Caligari
La consacrazione di Luca Marinelli (e Alessandro Borghi) a star arriva grazie al canto del cigno del maestro Claudio Caligari. Con il suo Cesare allucinato Luca entra nella Storia del cinema.
'Lo chiamavano Jeeg Robot' (2016) di Gabriele Mainetti
Il film di Mainetti è diventato subito cult anche e soprattutto grazie allo Zingaro di Marinelli, il migliore villain italiano degli ultimi anni, che è diventato addirittura un meme. Altro che Joker.
'Il padre d'Italia' (2017) di Fabio Mollo
Marinelli è Paolo, un trentenne alla ricerca di se stesso in un road movie dolce e ironico attraverso il nostro Paese.
'Una questione privata' (2017) di Paolo e Vittorio Taviani
I fratelli Taviani adattano il capolavoro di Beppe Fenoglio: Marinelli è il partigiano Milton in un triangolo amoroso sullo sfondo della lotta partigiana.
'Trust' (2018) di Simon Beaufoy
Nei panni del balordo calabrese Primo, Marinelli ruba la scena nella serie sul rapimento del giovane John Paul Getty III diretta da Danny Boyle.
'Fabrizio De André – Principe libero' (2018) di Luca Facchini
L'attore si confronta coraggiosamente con l’icona, Fabrizio De André, e restituisce meravigliosamente l’uomo, Faber. Chapeau pure alla voce. Sì, nonostante tutte le polemiche sull'accento romano.
'Ricordi?' (2019) di Valerio Mieli
Luca Marinelli è Lui, Linda Caridi è Lei in una storia d'amore tormentata (e bellissima), il viaggio di due persone attraverso episodi di vita più o meno falsati dagli stati d’animo, dal tempo, dai punti di vista dei protagonisti: insieme e divisi, felici e infelici.
'Martin Eden' (2019) di Pietro Marcello
Marinelli si misura con l'accento napoletano e con un altro classico, il romanzo di Jack London, nel libero (e splendido) adattamento di Pietro Marcello. Con la sua interpretazione di Martin, marinaio che trova il riscatto attraverso la cultura, Luca vince la Coppa Volpi a Venezia 76. E fa un discorso da antologia.
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