Noi l’avevamo detto: i fratelli D’Innocenzo sono il futuro del cinema italiano (qui la nostra cover story). Con la loro opera seconda Favolacce, i gemelli Damiano e Fabio portano a casa il Nastro d’argento per il miglior film italiano del 2020, insieme ad altri quattro premi: miglior sceneggiatura, miglior produttore, miglior fotografia, migliori costumi. Cinque statuette in totale, il che li rende la vera sorpresa (ma mica tanto) dell’annata, anche se per numero complessivo di premi li batte Pinocchio di Matteo Garrone (qui la nostra cover story): miglior regia, miglior attore non protagonista a Roberto Benigni per il suo Geppetto, miglior scenografia, miglior montaggio, miglior sonoro e migliori costumi (il vincitore Massimo Cantini Parrini è lo stesso di Favolacce, che dunque “divide” il premio sui due film).
Nella serata in diretta stasera alle 21.10 su RaiMovie, condotta da Anna Ferzetti e dedicata alla memoria del maestro Ennio Morricone, saranno premiati anche Pierfrancesco Favino (miglior attore per Hammamet), Jasmine Trinca (miglior attrice protagonista per La dea fortuna) e Valeria Golino (miglior attrice non protagonista per 5 è il numero perfetto e Ritratto della giovane in fiamme). La migliore commedia dell’anno è invece Figli, scritta dal compianto Mattia Torre, che vede trionfare anche i protagonisti Valerio Mastandrea e Paola Cortellesi come migliori attori di commedia.
Tra le altre statuette assegnate dai critici e giornalisti cinematografici italiana, quella per il miglior regista esordiente va a Marco D’Amore per L’Immortale (qui la nostra cover story), la migliore colonna sonora ex aequo a quella della Dea fortuna (firmata da Pasquale Catalano) e a quella di Odio l’estate (Brunori Sas), mentre la migliore canzone l’ha firmata Diodato, che dopo il David di Donatello fa il bis grazie a Che vita meravigliosa, dalla soundtrack della Dea Fortuna.
Ecco la lista completa dei vincitori:
Miglior film
Favolacce di Damiano e Fabio D’Innocenzo
Pinocchio di Matteo Garrone
Gli anni più belli di Gabriele Muccino
Hammamet di Gianni Amelio
La Dea Fortuna di Ferzan Ozpetek
Miglior regia
Damiano e Fabio D’Innocenzo (Favolacce)
Matteo Garrone (Pinocchio)
Gabriele Muccino (Gli anni più belli)
Gianni Amelio (Hammamet)
Ferzan Özpetek (La Dea Fortuna)
Pupi Avati (Il Signor Diavolo)
Cristina Comencini (Tornare)
Pietro Marcello (Martin Eden)
Mario Martone (Il Sindaco del Rione Sanità)
Gabriele Salvatores (Tutto il mio folle amore)
Miglior attore
Pierfrancesco Favino (Hammamet)
Luca Marinelli (Martin Eden)
Stefano Accorsi e Edoardo Leo (La Dea Fortuna)
Francesco Di Leva (Il sindaco del rione Sanità)
Kim Rossi Stuart (Gli anni più belli)
Miglior attrice
Giovanna Mezzogiorno (Tornare)
Micaela Ramazzotti (Gli anni più belli)
Jasmine Trinca (La Dea Fortuna)
Lunetta Savino (Rosa)
Lucia Sardo (Picciridda)
Miglior attore non protagonista
Roberto Benigni (Pinocchio)
Carlo Buccirosso (5 è il numero perfetto)
Carlo Cecchi (Martin Eden)
Massimiliano Gallo e Roberto De Francesco (Il Sindaco del Rione Sanità)
Massimo Popolizio (Il primo Natale – Il ladro di giorni)
Miglior attrice non protagonista
Barbara Chichiarelli (Favolacce)
Matilde Gioli (Gli uomini d’oro)
Valeria Golino (5 è il numero perfetto – Ritratto della giovane in fiamme)
Benedetta Porcaroli (18 regali)
Alba Rohrwacher (Magari)
Migliore commedia
Il primo Natale di Ficarra e Picone
Figli di Giuseppe Bonito (scritto da Mattia Torre)
Lontano lontano di Gianni Di Gregorio
Odio l’estate di Massimo Venier
Tolo Tolo di Luca Medici
Miglior attore di commedia
Luca Argentero (Brave ragazze)
Giorgio Colangeli (Lontano lontano)
Valerio Mastandrea (Figli)
Giampaolo Morelli (7 ore per farti innamorare)
Gianmarco Tognazzi (Sono solo fantasmi)
Miglior attrice di commedia
Anna Foglietta (D.N.A. Decisamente Non Adatti)
Paola Cortellesi (Figli)
Lucia Mascino (Odio l’estate)
Antonella Attili (Tolo Tolo)
Serena Rossi (Brave ragazze – 7 ore per farti innamorare)
Miglior sceneggiatura
Favolacce – Damiano e Fabio D’Innocenzo
Il Sindaco del Rione Sanità – Mario Martone e Ippolita Di Majo
La Dea Fortuna – Gianni Romoli, Silvia Ranfagni e Ferzan Ozpetek
Martin Eden – Pietro Marcello e Maurizio Braucci
Tutto il mio folle amore – Umberto Contarello e Sara Mosetti
Miglior regista esordiente
Stefano Cipani (Mio fratello rincorre i dinosauri)
Marco D’Amore (L’Immortale)
Roberto De Feo (The Nest)
Ginevra Elkann (Magari)
Carlo Sironi (Sole)
Igort (5 è il numero perfetto)
Miglior colonna sonora
Odio l’estate (Brunori SAS)
Pinocchio (Dario Marianelli)
La Dea Fortuna (Pasquale Catalano)
Tutto il mio folle amore (Mauro Pagani)
Gli anni più belli (Nicola Piovani)
Miglior canzone originale
Gli anni più belli di Claudio Baglioni per Gli anni più belli
Che vita meravigliosa di Diodato per La Dea Fortuna
Un errore di distrazione di Brunori SAS per L’ospite
Il ladro di giorni di Nelson autore e Claudio Gnut per Il ladro di giorni
Rione Sanità di Ralph P per Il sindaco del Rione Sanità
We come from Napoli di Liberato X 3D X Gaika per Ultras
Miglior soggetto
Bar Giuseppe – Giulio Base
Il Signor Diavolo – Pupi, Antonio e Tommaso Avati
Il grande salto – Daniele Costantini
Buio – Emanuela Rossi
L’uomo del labirinto – Donato Carrisi
Miglior produttore
Gli anni più belli – Marco Belardi (Lotus) e Paolo Del Brocco (Rai Cinema)
Favolacce – Agostino Saccà (Pepito Produzioni) e Giuseppe Saccà (con Rai Cinema, Vision e associati)
Hammamet – Agostino Saccà (Pepito Produzioni) e Maria Grazia Saccà con Rai Cinema (in associazione con Minerva Group, Evolution People)
Il primo Natale – Attilio De Razza (Tramp Limited) e Giampaolo Letta (Medusa)
Pinocchio – Matteo Garrone (Archimede Film) e Paolo Del Brocco di Rai Cinema (con Raffaella e Andrea Leone)
L’ufficiale e la spia – Luca Barbareschi (Eliseo Cinema) e Paolo Del Brocco (Rai Cinema)
Miglior casting director
Stefania De Santis per Martin Eden
Gabriella Giannattasio e Davide Zurolo per Favolacce
Davide Zurolo per L’Immortale
Laura Muccino e Francesco Vedovati per Gli anni più belli
Pino Pellegrino per La Dea Fortuna
Miglior montaggio
Esmeralda Calabria (Favolacce)
Marco Spoletini (Pinocchio – Villetta con ospiti)
Jacopo Quadri (Il Sindaco del Rione Sanità)
Patrizio Marone (L’Immortale)
Claudio Di Mauro (Gli anni più belli – 18 regali)
Miglior fotografia
Luan Amelio(Hammamet)
Paolo Carnera (Favolacce)
Daniele Ciprì (Il primo Natale )
Italo Petriccione (Tutto il mio folle amore )
Daria D’Antonio (Tornare – Il ladro di giorni)
Miglior scenografia
Dimitri Capuani (Pinocchio)
Emita Frigato e Paola Peraro (Favolacce)
Giuliano Pannuti (Il Signor Diavolo)
Luca Servino (Martin Eden)
Tonino Zera (L’uomo del labirinto)
Migliori costumi
Massimo Cantini Parrini (Pinocchio – Favolacce)
Cristina Francioni (Il primo Natale)
Alessandro Lai (Tornare)
Andrea Cavalletto (Martin Eden)
Nicoletta Taranta (5 è il numero perfetto)
Miglior sonoro
Maurizio Argentieri (Il Sindaco del Rione Sanità – Tornare)
Gianluca Costamagna (L’Immortale)
Denny De Angelis (Martin Eden)
Maricetta Lombardo (Pinocchio)
Gilberto Martinelli (Tutto il mio folle amore)
A questi premi vanno ad aggiungersi:
Nastro dell’anno: Volevo nascondermi di Giorgio Diritti
Nastro alla carriera: Toni Servillo
Nastro europeo: Dolor y gloria di Pedro Almodóvar
Nastro d’oro: Vittorio Storaro – Un giorno di pioggia e New York e 50 anni di grande fotografia
Premio Nino Manfredi: Claudio Santamaria
Premio speciale: La famosa invasione degli Orsi in Sicilia di Lorenzo Mattotti (Indigo Film, Rai Cinema)
Nastro della legalità: Aspromonte – La terra degli ultimi di Mimmo Calopresti (produzione Fulvio e Federica Lucisano -IIF con Rai Cinema)
Premio Guglielmo Biraghi: Giulio Pranno per Tutto il mio folle amore (menzione speciale: Federico Ielapi per Pinocchio)
Premio Graziella Bonacchi: Barbara Chichiarelli
Premio Nastri SIAE per la sceneggiatura: Emanuela Rossi per Buio
Nuovo Imaie – Nastri d’Argento per il doppiaggio: Stefano De Sando, da oltre trent’anni voce di Robert De Niro, e Claudia Catani ed Emanuela Rossi per Maleficent