10. Loro 2 di Paolo Sorrentino
Il premio Oscar va coraggiosamente a fondo nel racconto del personaggio Berlusconi. Se il primo film dei due aveva i toni della farsa, questo secondo capitolo è governato dalla tristezza, da un grande vuoto. Perché “tutto non è abbastanza”.
9. Notti magiche di Paolo Virzì
Uno sguardo malinconico sull’ultima gloriosa stagione del cinema italiano, girato con disillusione e un’ironia mai bonaria, un divertissement per cultori, una tragicommedia noir in una Roma mitica e cialtrona come non mai.
8. A casa tutti bene di Gabriele Muccino
Un’isola meravigliosa che diventa prigione, una riunione di famiglia che diventa il luna park perfetto per il talento di Muccino e del suo grande e vasto cast. Perché certe dinamiche possono esistere solo se messe in mano a lui.
7. Euforia di Valeria Golino
Un film sulla morte che è anche un film sulla vita, con l’incertezza della malattia che fa riavvicinare tra di loro due “fratelli diversi“ (Riccardo Scamarcio e Valerio Mastandrea), attraverso la riscoperta delle piccole cose. Senza inutili pietismi.
6. Lazzaro felice di Alice Rohrwacher
Lazzaro di nome e felice malgrado tutto: storia di una santità senza miracoli che dimostra che la bontà, oggi, è ancora possibile, anche se viene spesso ignorata. Realismo magico per resuscitare finalmente il cinema italiano.
5. Ride di Valerio Mastandrea
Un incidente sul lavoro, una donna che non riesce a piangere il marito morto. L’opera prima dissacrante e delicata di uno dei nostri attori migliori, che nel passaggio alla regia si rivela capace di sorridere del dramma senza mai calcare la mano.
4. Troppa Grazia di Gianni Zanasi
Alba Rohrwacher, finalmente leggera, non solo vede la Madonna, ma da lei viene pure picchiata. Un racconto di fede più umana che religiosa, dove si ride tanto e con grazia. Un piccolo miracolo.
3. La terra dell’abbastanza di Damiano e Fabio D’Innocenzo
I fratelli D’Innocenzo firmano un esordio neorealista potente, rabbioso, rigoroso, nel dolore di una periferia abbandonata, fatta di sangue e merda, in cui giovani uomini scelgono la strada sbagliata.
2. Sulla mia pelle di Alessio Cremonini
Alessandro Borghi, strepitoso, si carica addosso la croce di Stefano Cucchi. Un film cristologico, una deposizione con i colori lividi delle serie di casa nostra. In Italia, finalmente, qualcosa si muove.
1. Dogman di Matteo Garrone
Un western metropolitano sul nostro rapporto con la violenza e l’istinto animale, tra bisogno di accettazione e paura della solitudine. Uno dei più bei film italiani degli ultimi tempi, con un protagonista davvero meraviglioso, Marcello Fonte.