Loading...

Kurt
Cobain

25 anni fa il leader dei Nirvana metteva fine alla sua vita. Da allora, la sua immagine è stata esaltata, sfruttata, manipolata, tradita, venduta e spesso svenduta. Riscopriamo chi era

Kurt
Cobain

Design: - Foto:

Kurt Cobain è stato eletto a icona ben prima che morisse, e contro il suo volere. Odiava essere prima di tutto Kurt Cobain e poi un ottimo songwriter; odiava che lo dipingessero come il piagnone nevrotico, quando in realtà chiunque lo conosceva (e parliamo di tutta gente parecchio schietta) lo ricorda come un amico entusiasta, cazzaro quando serve e sensibile se ce n’è bisogno. Odiava soprattutto la banalità. Eppure, e il mondo in questo fa particolarmente schifo, la morte ha innescato un effetto domino, un processo santificante di banalità e idealizzazioni, di appiattimento e inevitabile mercificazione che è finito per snaturarne l’immagine, compromettendola forse per sempre. Con questo piccolo omaggio, Rolling Stone vuole filtrare le distorsioni che sono giunte di lui fino a oggi, restituendo un’immagine il più fedele possibile a quello che era Kurt Cobain. Un musicista spaventoso che però, come ci ha raccontato tre mesi prima di morire, avrebbe rinunciato a tutto “pur di stare bene”.

Kurt Cobain

Padre innamorato e libero dalla droga: il leader dei Nirvana ha raccontato a "Rolling Stone" il suo momento perfetto tre mesi prima di togliersi la vita, nel 1994

Scompigliato e a torso nudo, Kurt Cobain si ferma sulle scale che portano al camerino dell’Aragon Ballroom di Chicago. Mi offre un sorso di tè e dice in tono piatto: «Mi fa piacere che tu sia venuto per il concerto più merdoso del tour». Ha ragione. Il concerto di stasera – seconda data dei Nirvana all’Aragon, nel loro primo tour negli Usa da due anni a questa parte – è stato pessimo. Il sound cavernoso del posto ha trasformato dei missili corrosivi come Breed e Territorial Pissings in poltiglia sonora, e Cobain ha lottato tutto il tempo con problemi tecnici di voce e chitarra. Ci sono stati dei momenti intensi: il ruvido urlo di Cobain a squarciare il ritornello di Heart-Shaped Box, una breve Sliver, con un poderoso schitarramento di Pat Smear (ex Germs). Niente Smells Like Teen Spirit, invece, e, quando si sono accese le luci, è partito pure un fragoroso coro di "buuuu!" ...continua

La strana ossessione dei rapper italiani per Kurt Cobain

Kurt Cobain

Le sue canzoni sono citate da Sfera Ebbasta, Achille Lauro, Marracash, Ghemon, Gemitaiz e molti altri. Ma cos’è che accomuna il nichilismo del grunge con la rivoluzione dell’autotune?

Il rap è l’unico stile musicale vitale emerso dai tempi del punk-rock, diceva Kurt Cobain poche settimane prima di diventare famoso. Mica poteva immaginare che un giorno il suo nome sarebbe finito nei testi dei rapper, vicino a Balenciaga o Versace. Anche di quelli italiani. L’ultimo ad averlo fatto è Mondo Marcio, che, per trasmettere il senso della propria unicità all’interno della scena rap, in Angeli e demoni si descrive come un «Kurt Cobain in mezzo ai Take That» ...continua

Kurt Cobain

«Non era un prodotto di Hollywood. Non aveva parti fasulle. Era davvero un signor nessuno che è riuscito a commuovere il mondo»

La prima volta che ho visto i Nirvana suonavano al Pyramid Club, un bar grottesco e bellissimo sulla Avenue A, a New York. Non era un posto che ospitava spesso live band; era conosciuto più che altro per il travestitismo e per le serate da ballare. Un mio amico fotografo mi disse: «C’è questa band pazzesca di Seattle che devi assolutamente vedere. Suoneranno al Pyramid, pensa… tra tutti i posti!» ...continua

Rihanna Drake

In un estratto dal suo nuovo libro, ‘Serving the Servant. Ricordando Kurt Cobain’, il manager dei Nirvana Danny Goldberg ricorda il momento in cui la band venne investita da un successo stratosferico, e la complessa reazione del cantante alla fama improvvisa

Quando Danny Goldberg iniziò come manager dei Nirvana, nel 1991, la band era soltanto una promettente realtà della scena underground di Seattle. Ma, come raccontato nel memoir di Goldberg dal titolo Serving the Servants. Ricordando Kurt Cobain (HarperCollins, in libreria dal 4 aprile), le cose sarebbero presto cambiate radicalmente. Il libro è un affascinante ritratto della vita, della musica e dei processi più intimi di Kurt Cobain, morto esattamente 25 anni fa, che una volta definì Goldberg il suo “secondo padre”. In questo capitolo dal libro, Goldberg ricorda in vivido dettaglio i mesi e i giorni che portarono a Nevermind, e le complesse emozioni che il suo incredibile successo mondiale provocò in Cobain ...continua

Rihanna Drake

Dalle cover reggae alle t-shirt vendute a pochi euro da H&M, in questi anni i Nirvana sono stati usati da tutti e nei modi più vari e imbarazzanti. Con buona pace del mal di vivere di Kurt

Ammettiamolo: il leader dei Nirvana è stato una delle persone che più ha appassionato e ammorbato il genere umano. Ogni anno, nell’anniversario della sua scomparsa, tutti tornano a parlarne. Spesso soltanto perché a far finta di nulla si passerebbe per snob e dissociati. Allora giù a riscrivere la sua vita con mezze verità, congetture, vani tentativi di giungere a notizie sensazionali spulciando materiali del tutto secondari. Tutti a caccia del presunto omicida, rileggendo tra le righe della lettera, disperata e inequivocabile, che lasciò prima di spararsi ...continua

Kurt Cobain

Da ‘Come As You Are’ a ‘Smells Like Teen Spirit’, gli inni alla rabbia che hanno plasmato una generazione

La storia dei Nirvana finì all’improvviso il 5 aprile 1994, il giorno in cui Kurt Cobain si tolse la vita. Il gruppo aveva pubblicato solo tre album in studio, ma aveva anche accumulato tonnellate di materiale inedito, e una fan base gigantesca che continua a crescere anno dopo anno. A 25 anni dalla scomparsa di Cobain, riascoltiamo i brani più significativi della band ...continua

Kurt Cobain

Il brano preferito di Courtney Love, il mistero dell'ultimo singolo di ‘In Utero’ e tutte le rarità dalla discografia della band

Kurt Cobain è morto il 4 aprile 1994 a 27 anni. Oggi ne avrebbe 52. Nonostante la sua vita e la sua carriera siano state brevi, la musica che ha scritto come frontman dei Nirvana, e il suo stile, sono diventati tra le influenze più importanti del rock moderno, del pop e anche del rap, con moltissimi giovani artisti che continuano a indicarlo come loro riferimento principale. Per onorare la sua carriera e la sua eredità, abbiamo scelto le 10 canzoni più belle, ma meno note, dei Nirvana. Non è stato facile. Ecco il risultato ...continua

Kurt Cobain

Dall’influenza di John Lennon alla traccia nascosta 'Endless, Nameless', cancellata per sbaglio dalle prime stampe del disco: fatti poco noti sulla pietra miliare del grunge

Dopo più di vent’anni dopo la sua pubblicazione, Nevermind resta uno degli album più eccitanti e cruciali di sempre. Il disco non solo ha fatto esplodere i Nirvana ovunque, ma all'epoca ha anche permesso al grunge e all’alt-rock di diventare i generi prevalenti alla radio e su MTV. Quella bomba di alienazione punk, piena di ritornelli da mandare a memoria e allo stesso tempo così scorticante, ha trasformato Kurt Cobain nella voce riluttante di una nazione, un ruolo che può aver anticipato la sua tragica fine tre anni dopo ...continua

Kurt Cobain

In questo incredibile video HD, i Nirvana suonano il celebre b-side di "Nevermind" davanti al pubblico di casa

La mattina del 31 ottobre 1991, Kurt Cobain aveva ricevuto buone notizie: Nevermind, il nuovo lavoro dei Nirvana, aveva appena conquistato il disco d’oro. L’album era uscito da poco più di un mese, ma aveva già venduto mezzo milione di copie. Durante il tour di lancio, i Nirvana si diressero verso Seattle, dove avevano in programma di suonare la sera di Halloween al Paramount Theater – il primo nella loro città da quando erano diventati un rock band di successo ...continua

Kurt Cobain

Nonostante un caldo indicibile e il tentativo di furto delle scarpe di Chris Novoselic, il primo concerto italiano della band è diventato leggenda

A dar retta a tutti gli “io c’ero”, il Bloom di Mezzago avrebbe dovuto contenere 15mila persone e non le 500 che in effetti conteneva. Su quel 26 novembre 1989 circolano più leggende che su Atlantide, ovviamente quasi tutte false (a partire dal numero degli spettatori – non più di 200). Tra le verità: Cobain fu per larghi tratti sul palco senza chitarra, una rarità, Tad Doyle si sentì male per indigestione da cappuccini, ci fu chi tentò di rubare gli strumenti dei Nirvana alla fine del concerto e chi addirittura le scarpe di Chris Novoselic, faceva un caldo indicibile e la qualità delle riprese video è, come si può notare, d’altri analogici tempi. ...continua

Playlist

Una playlist che possa rendere giustizia al miscuglio di rancore, frustrazione, speranza, pathos che c'è in ogni pezzo dei Nirvana