Siamo stati sul set della serie che ha trasformato la nostalgia per gli anni '80 in un fenomeno culturale. Le voci dei protagonisti, i segreti della terza stagione e una playlist da tenere in cuffia mentre leggete
Un’estate Sottosopra
Non c’è un modo facile e meno doloroso (per voi) di dirlo, quindi lo scriverò e basta: sono stata sul set della terza stagione di Stranger Things. E quando ho postato una foto – niente di che, un semplice cartello con scritto “Welcome to Hawkins”, l’unica cosa che avevamo il permesso di fotografare – su Instagram mi sono arrivati il triplo di messaggi del giorno del mio matrimonio, gente che non sentivo da dieci anni. No, non ho degli amici di merda. C’è qualcosa nel DNA di questo show che suscita un fervore quasi irrazionale. È il fenomeno Stranger Things, baby. Perché non puoi più parlare solo di serie tv se... ...continua
Millie e Sadie, girl power alla conquista di Hawkins
Quando arriviamo sul set dello Starcourt Mall, Millie Bobby Brown sta ballando Thriller di Michael Jackson tra un scena e l’altra. Azione. Abbassa la testa, alza lo sguardo e solleva un braccio. “Taglia!”. Lei scrolla le spalle, è consapevole che ne serve un’altra. Azione, di nuovo. La camera è attaccata alla sua faccia. “Di più, di più, di più!”, urlano i fratelli Duffer, vi sfido a capire quale dei due. Millie serra le labbra. Cut, buona la seconda. Lei lo sa: ride, saltella e... ...continua
Dacre Montgomery, il bagnino con il caos dentro (come Jack Nicholson)
Ogni cittadina di “kinghiana” ispirazione ha il suo bullo di riferimento, che di solito è anche più crudele di un villain soprannaturale. Se nel caso di Castle Rock si chiamava John “Ace” Merrill e in Stand by me era interpretato da un giovanissimo Kiefer Sutherland, ad Hawkins il bad boy inizialmente doveva rispondere al nome di Steve Harrington: “Ma quando Joe Keery è entrato nel cast, era chiaro che... ...continua
Tempeste ormonali, vecchi incubi e nuove minacce
Nessun altro show della nuova era della tv ha puntato sull’adagio “questa non è una serie, è un lunghissimo film” quanto Stranger Things. I riferimenti anni ‘80 di questo pastiche horror e nostalgico sono tutti i film (oppure libri trasformati in lungometraggi) usciti nell’era d'oro di autori come Steven Spielberg, John Carpenter e Stephen King. Stranger Things è serializzato in purezza: invece di chiamare i nuovi blocchi di episodi “Seconda Stagione” o “Terza Stagione”, i fratelli Duffer preferiscono Stranger Things 2 e Stranger Things 3. ...continua