“Bros a San Vittore”. Qualche anno fa l’allora vice sindaco di Milano Riccardo De Corato (oggi assessore alla sicurezza della Regione Lombardia) avrebbe dato chissà cosa per leggere questa notizia, dopo che aveva cercato in ogni modo di farlo condannare per avere deturpato la proprietà pubblica. Nel frattempo Bros è stato assolto, ha consolidato la sua enorme fama da street artist e a San Vittore ci entrerà mercoledì di sua sponte, per un bellissimo progetto promosso dalla Fondazione Maimeri: all’interno della rotonda della struttura penitenziaria darà vita a “Ruba Bandiera”, un’installazione artistica realizzata insieme ai detenuti.
Sappiamo bene che le carceri italiane vivono un sovraffollamento disumano e che i principi della rieducazione e del reinserimento sociale sono disattesi, specialmente in questo buio periodo, dove una certa misera politica prende voti dicendo di “buttare via la chiave”. Ecco che allora arriva Bros a tentare di ribaltare questa condizione e a esporre una serie di bandiere, alcune delle quali sono state realizzate direttamente dalle detenute del laboratorio di sartoria del reparto femminile (e allestite poi dai detenuti della sezione maschile), che scardinano l’idea di confine geo-politico e diventano vessilli di nuovi territori emozionali.
Si può intuire fin dal titolo “Rubabandiera” un doppio significato, quello di una parola che richiama un gioco dell’infanzia, ma che allo stesso tempo ci fa pensare alla necessità degli uomini e delle donne in detenzione di riappropriarsi di un panorama di emozioni e intimità. A completare l’installazione una serie di specchi sulla cui superficie sono state impresse alcune figure come rose, rondini o cuori, a richiamare proprio la tradizione dei tatuaggi nelle carceri, simboli che servono a raccontare una storia.
La mostra andrà avanti fino a fine luglio, ma il momento migliore per andare a vederla è l’inaugurazione di mercoledì 19 giugno, che oltre a una cena a buffet preparata dai detenuti facenti parte di “Libera scuola di cucina”, vedrà anche un concerto di Young Rame, fresco della collaborazione con Gue Pequeno per il suo ultimo singolo Suburra. Sia per vedere la mostra, sia per partecipare all’inaugurazione, è necessario accreditarsi attraverso la Fondazione Maimeri, scrivendo a francesca.martire@fondazionemaimeri.it e comunicando i propri dati.
Bros, al secolo Daniele Nicolosi, è nato nel 1981 ed è sicuramente uno degli street artist più noti e apprezzati in Italia. Questa sua mostra, poi, ce lo fa stare più simpatico che mai.