C’era a Roma, intorno all’anno 270 dopo Cristo, un sacerdote cristiano che si chiamava Valentino.
A quel tempo l’imperatore era Claudio II il Gotico, detto anche “Il crudele”. Claudio voleva un esercito numeroso e bello motivato, eppure i romani, chissà perché, non morivano dalla voglia di andare a morire per un signore che si faceva chiamare il Crudele, e Gotico per di più. Claudio sospettava che la causa di questa pigrizia fosse l’attaccamento degli uomini romani verso le proprie mogli e fidanzate. Così vietò a tutti gli uomini romani di sposarsi o fidanzarsi. Poteva farlo, era l’imperatore.
Ma Valentino non voleva accettarlo. Così continuò a celebrare matrimoni in segreto. Quando uno è romantico, non c’è diktat imperiale che tenga.
Quando Claudio scoprì che Valentino aveva disobbedito al suo ordine, fece l’unica cosa che un imperatore soprannominato Crudele potesse fare: lo condannò a morte. Valentino fu trascinato davanti al Prefetto di Roma, che ordinò che il sacerdote venisse bastonato a morte, e quindi decapitato. Così, per non dare l’idea di essere un prefetto smidollato. Valentino aveva 43 anni.
La leggenda vuole che, mentre giaceva in prigione aspettando la sentenza, Valentino divenne amico della figlia del suo carceriere. Al momento di essere portato via ed essere ucciso, lasciò un bigliettino alla ragazza che diceva “Dal tuo Valentino, TVB”.
Così nasce uno dei capisaldi commerciali della nostra Storia. Gradualmente, il 14 febbraio divenne la data in cui gli innamorati si scambiano messaggi, poesie o cioccolatini con frasi di Fedez.
Per meriti di servizio verso il Cristianesimo, Valentino fu nominato Santo.
In realtà ci furono almeno tre uomini di nome Valentino che morirono come martiri, ma noi abbiamo scelto di raccontare la storia di uno solo di questi. Perché sappiamo bene che il vostro tempo è prezioso, ma pure il nostro.