Il Martelli di Mantova, il Garilli a Piacenza, il Nereo Rocco a Trieste. Sono alcuni degli stadi in cui David Trezeguet, Alessandro Del Piero, Gigi Buffon, Camoranesi e Nedved hanno “portato i loro talenti” nella stagione 2006-07, la più incredibile della storia juventina. L’Italia, con numerosi bianconeri protagonisti, aveva appena vinto il Mondiale, nell’estate di Calciopoli e dello scandalo che aveva portato il club più titolato d’Italia, dominatore in campionato da sei anni e due volte finalista di Champions, in Serie B con 9 punti di penalizzazione. Accadeva appena 11 fa.

Oggi un libro, edito da Milieu edizioni, racconta quell’evento irripetibile, attraverso lo sguardo del fotoreporter Marco Garofalo, che decide di seguire le 20 trasferte del club di quell’anno, per raccontare l’accoglienza di stadi e tifosi di provincia, e meno, all’arrivo della Juventus. Il suo sguardo racconta la “fede religiosa” degli italiani per il “rito” calcio, accompagnato da preti e donne ultras, venditori di gadget e altri surreali personaggi. Ad accompagnare le immagini, i racconti di scrittori di fede juventina come il Premio Strega Sandro Veronesi e Mario Desiati, e le cronache di Raffaele Panizza, giornalista che ha seguito da vicino quel viaggio.