Alessandro Borghese è il protagonista del terzo episodio di Archivio Pacifico, il podcast di interviste lunghe in cui Francesco Pacifico chiacchiera a schema libero con le personalità che che hanno attirato la sua attenzione. Precursore degli chef tv, Borghese è un lavoratore infaticabile: gestisce 24 ristoranti, ha un’azienda di catering, un pastificio, si occupa di comunicazione ed è felicemente sposato con due bambine.
Cresciuto a Roma ma trapiantato a Milano, inizia la sua gavetta da cuoco sulle navi da crociera, e vive in prima persona il naufragio della nave Achille Lauro. «La nave stava facendo una crociera di trasferimento, e un motore è esploso appena fuori dal corno d’Africa», racconta nel podcast. «Era la serata del comandante, quindi eravamo tutti vestiti eleganti. È scoppiato il panico: un incendio gigantesco a bordo, un sacco di cose piuttosto brutte. Io ero molto incosciente, avevo 18 anni, quindi mi ricordo che sono sceso nella mia cabina, che era già allagata, per prendere il mio walkman – che mi avevano regalato mamma e papà – e un marsupio con il passaporto. Mi ricordo un momento: ero sul ponte, ci fu un’enorme esplosione di una delle ciminiere… e io in quel momento ho pensato “è finita”, perché c’era un grande silenzio».
Nel corso dell’intervista Borghese ha raccontato i suoi studi, il successo televisivo, il rapporto con la famiglia e, ovviamente, i meme e la dimensione cult di Quattro Ristoranti. «Io posso ribaltare il risultato, dare il mio voto, ma fanno tutto i concorrenti: s’ammazzano, se scannano, se parlano dietro… Quello che mi sorprende di più è che essendo un programma cult, qualcuno ogni tanto mi chiede: Ma quella cucina è vera o l’avete sporcata voi? È tutto vero, la realtà è questa. Io non ci posso andar giù troppo pesante quanto vorrei, perché rischio di inibire il concorrente. Non posso dirgli: “Oh, sto posto fa cagare!” Perché poi si chiude a riccio e il programma è finito».
«Adoro i meme che mi riguardano, mi diverto come un pazzo furioso, mi piace un sacco, seguo tutti i miei social personalmente», aggiunge lo chef. «Per me è un caso stranissimo quello di piacere a una generazione che non è la mia che è molto più interattiva molto più social. Però sia io sia la squadra con cui lavoro, ci abbiamo lavorato molto, lo abbiamo voluto fortemente, abbiamo cercato di parlare il loro linguaggio».
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Francesco Pacifico e Alessandro Borghese
Tutti i podcast sono disponibili gratuitamente su storielibere.fm – la prima realtà italiana dedicata al mondo del podcast – e su Spotify. Il prossimo episodio sarà dedicato a Natalia Aspesi.