È Mara Maionchi la protagonista del quinto episodio di Archivio Pacifico, il podcast dove lo scrittore Francesco Pacifico intervista i personaggi che più lo affascinano del mondo dello spettacolo, della cultura e dello sport. Dagli esordi alla Numero Uno di Battisti e Mogol fino all’exploit di Anastasio, passando per l’enorme successo di Tiziano Ferro e Gianna Nannini, Mara Maionchi è sempre stata una figura fondamentale per la discografia italiana. Dopo 60 anni di lavoro, però, non si sente particolarmente speciale, solo «un’impiegata del talento. Non sono saggia, né modesta: sono solo una che ha mestiere».
Nell’intervista con Pacifico, Mara Maionchi racconta i primi anni a Milano, la sua lunga carriera nell’industria discografica e la “seconda vita” in radio, televisione e libreria, dove di recente ha portato un volume dedicato al talento scritto a quattro mani con Rudi Zerbi. «Ci sono alcuni artisti che restano attaccati al loro tempo, ma io non ho questo difetto. Il mio impegno è proprio andare avanti: l’artista si esprime nel suo tempo e bisogna comprenderlo e valorizzarlo», dice. Potete ascoltare l’intervista integrale poco sopra.
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