Negli anni ’80 i ninja hanno travolto l’immaginario di milioni di persone, contribuendo alla nascita di pellicole cinematografiche di dubbio gusto, piene di occidentali in costume che scimmiottavano una delle figure più affascinanti e controverse della storia giapponese. A differenza degli appassionati di cinema, gli amanti dei videogiochi hanno avuto la fortuna di vestire i panni di ninja altrettanto romanzati, ma supportati da abilità nel combattimento e da tecniche illusorie convincenti e fuori di testa. La versatilità del medium, unita alla fantasia degli sviluppatori, ha dato vita a esperienze che hanno segnato diverse epoche del videogioco. Oggi l’interesse verso i combattenti delle ombre è scemato, ma la recente uscita di Sekiro ha riacceso la fiamma del misticismo orientale e degli agguati improvvisi, per la gioia di chi non ha mai smesso di amare le iconiche spie del Giappone feudale.
10. Shinobi (SEGA)
Nel lontano 1987 SEGA fece uscire in sala giochi un titolo destinato a entrare nella leggenda. Il ninja protagonista di Shinobi era Joe Musashi e la sua missione era liberare i bambini del clan Oboro rapiti dalla malvagia organizzazione Zeed. La trama era in linea con quelle dei film trash sui ninja, ma a salvare la situazione era un gameplay difficile ma appagante, capace di tenere incollati allo schermo catodico del cabinato arcade per ore e ore, bruciando senza remore secchiate di gettoni. Shinobi era difficile, ma come ogni gioco dell’epoca premiava la costanza dei giocatori abbastanza testardi da imparare a memoria la posizione dei nemici problematici. I bonus stage alla fine dei livelli, inoltre, erano un spettacolo che valeva da solo i soldi spesi per raggiungerli.
9. Mini Ninjas (IO Interactive)
Normalmente i giochi dedicati ai ninja sono violenti e complessi, ma nell’era della PlayStation 2 il team di IO Interactive, già responsabile di Hitman, sorprese tutti con questa tenera avventura a base di piccoli ninja tondeggianti che sembravano usciti da un libro per bambini. In effetti si tratta di un titolo pensato per un pubblico giovane, motivo per cui abbiamo deciso di inserirlo nella nostra classifica. La struttura era quella di un’avventura tradizionale, che spingeva il giocatore a esplorare ambientazioni colorate alla ricerca di oggetti, mistiche pergamene e compagni di avventura con cui sconfiggere i nemici di turno. Mini Ninjas può coinvolgere genitori e figli, facendogli vestire i panni dei ninja più “kawai” di sempre.
8. The Last Ninja (System 3)
Quando i videogiochi non erano altro che una manciata di pixel, il team System 3 sorprese i possessori del Commodore 64 con The Last Ninja, avventura isometrica in cui si esploravano ambientazioni ricche di dettagli, enigmi e nemici da abbattere. La natura isometrica del titolo rendeva difficile muoversi con precisione all’interno dei livelli, soprattutto nelle parti in cui era necessario effettuare salti millimetrici. Nonostante questo, The Last Ninja fu un grande successo, al punto da spingere gli sviluppatori a realizzare diverse conversioni e altri due capitoli. Il vero pezzo forte del gioco, capace di resistere indenne al peso degli anni, era la colonna sonora a base di gloriosa chuptune in salsa orientale. Pura poesia.
7. The Ninja Saviors: Return of the Warriors (Natsume)
Nel momento di massimo splendore del culto dei ninja, Taito fece uscire in sala giochi lo spettacolare The Ninja Warriors che invece di limitarsi a sfruttare la fama delle leggendarie spie giapponesi spingeva oltre, mettendo il giocatore nei panni di due ninja robotici. Il cabinato originale era lo stesso già usato per Darius, con tre schermi montati in modo tale da garantire un suggestivo effetto di profondità normalmente assente negli altri mobili arcade. Recentemente, Natsume ha pubblicato per le piattaforme dell’attuale generazione la versione riveduta e corretta del vecchio remake per Super Nintendo. Si tratta di un titolo economico, facilmente reperibile e pieno di nostalgia per i giochi della vecchia guardia, con contenuti sbloccabili, personaggi dal gameplay ben differenziato e un trionfo di pixel art qualitativamente eccellente.
6. The Messenger (Sabotage)
Pur prendendo ispirazione da un grande classico come Ninja Gaiden, The Messenger è un gioco folle, irriverente e letteralmente fuori di testa. Il titolo sviluppato da Sabotage mescola ninja e viaggi nel tempo, sfruttando entrambi gli elementi non solo a livello narrativo, ma anche per il gameplay vero e proprio. L’avventura inizia con l’impostazione lineare tipica dei videogiochi dell’era 8-bit, salvo poi balzare nell’epoca 16-bit, con tutte le conseguenze del caso. Ogni volta che si effettua il balzo da un periodo temporale all’altro, il gameplay passa dalla linearità dei vecchi platform d’azione a un’impostazione in stile metroidvania. I salti temporali sono molto frequenti e sono perfettamente integrati con il level design! Se volete provare un’esperienza al tempo stesso fresca e tradizionale, questo è il gioco che fa per voi.
5. Mark of the Ninja (Klei Entertainment)
Prima di essere un esperto di arti marziali, il ninja è un maestro della furtività che ama agire nell’ombra. In Mark of the Ninja il team di Klei Entertainment ha voluto dare risalto a questa caratteristica, creando un titolo che all’azione brutale preferisce un approccio discreto e silenzioso. Il risultato è un’esperienza emozionante e ricca di idee vincenti. L’impostazione bidimensionale allontana il gioco da classici come Tenchu, pur mantenendone alcune caratteristiche chiave. Dopo aver riscosso un notevole successo su PS3 e Xbox 360, la sfida tra i clan Hisomu ed Hessiani è approdata anche sulle piattaforme dell’attuale generazione e può essere assaporata in tutta libertà anche su Nintendo Switch. Potrete quindi recuperarla senza dover impazzire alla ricerca della console su cui farla girare!
4. Naruto Shippuden: Ultimate Ninja Storm 4 (CyberConnect2)
Nel corso degli ultimi 40 anni i ninja non hanno invaso solo il cinema, ma anche i fumetti e l’animazione. Sono innumerevoli le saghe che hanno coinvolto i letali guerrieri orientali, a volte in vesti molto diverse da quelle tradizionali. Alle Tartarughe Ninja, protagoniste di diversi videogiochi della vecchia scuola, abbiamo preferito il più recente Naruto, ispirato al popolare manga di Masashi Kishimoto e Re indiscusso dei brawler 3D pubblicati nella scorsa e nell’attuale generazione hardware. Tra tutti gli episodi abbiamo scelto Ultimate Ninja Storm 4, basato sull’epilogo del manga originale, prima del passaggio a Boruto. I motivi? Ha tantissimi personaggi tra cui scegliere, una modalità single player lunga e curata, un ottimo multiplayer, un gameplay solido e un comparto artistico impressionante!
3. Tenchu: Wrath of Heaven (K2 LLC)
Una classifica sui giochi dedicati ai ninja non sarebbe credibile, senza almeno un episodio della saga di Tenchu. In particolare ci siamo concentrati su Wrath of Heaven, capitolo uscito su PlayStation 2 che ha migliorato sotto molti punti di vista il gameplay ormai legnoso dei due titoli sviluppati da From Software e Acquire per la prima PlayStation. Nonostante un comparto tecnico ormai invecchiato, le meccaniche legate alle uccisioni silenziose e all’esplorazione furtiva dei livelli sono ancora oggi superbe e garantiscono grandi soddisfazioni a chiunque voglia sperimentare il brivido di essere un’ombra tra le ombre. Se proprio non volete impazzire per recuperare un gioco così vecchio, date una possibilità a Tenchu Z su Xbox 360. Un capitolo meno riuscito, ma più facile da reperire.
2. Strider (Capcom)
Direttamente da un’epoca in cui la creatività di Capcom dilagava in sala giochi, Strider è un esempio della versatilità della figura del ninja. Nel 2048, Strider Hiryū affronta da solo l’intero esercito dell’oscuro Maestro dell’Unione Sovietica, facendo a fette con la sua fida spada creature robotiche di ogni foggia e dimensione. La direzione artistica visionaria e un gameplay semplice ma appassionante hanno contribuito a far entrare il titolo nell’Olimpo dei videogiochi, spingendo Capcom a realizzarne un seguito, a pubblicare un interessante remake nel 2014 e a inserire il personaggio di Strider Hiryū in numerosi picchiaduro, riadattandone lo stile di lotta e mettendo ancor più in risalto i punti di contatto tra l’eroe dalla sciarpa rossa e i ninja giapponesi. Giocato nel 2020, Strider non ha perso un briciolo del fascino originale. Provare per credere!
1. Ninja Gaiden Black (Tecmo)
Quando Tomonobu Itagaki lavorava ancora per Tecmo, insieme agli instancabili membri del Team Ninja ha realizzato per la prima Xbox il reboot 3D di Ninja Gaiden, storica IP della compagnia giapponese. Il gioco era caratterizzato da una trama trash oltre ogni limite, ma la realizzazione tecnica eccellente e il sistema di combattimento a dir poco perfetto hanno contribuito a renderlo una leggenda tra gli appassionati dei giochi d’azione. La versione Black contiene un gran numero di extra, tra cui nuove missioni, nuove modalità e filmati inediti con cui approfondire ulteriormente i folli deliri di Itagaki. Per venire incontro ai numerosi utenti che avevano trovato il primo Ninja Gaiden troppo difficile, inoltre, è stato aggiunto il livello di difficoltà Ninja Dog, caratterizzato da un gran numero di oggetti curativi e di supporto. Se volete vestire i panni di un ninja che se ne frega della discrezione e che preferisce passare i nemici a fil di spada, questo è il gioco che fa per voi!