L’indizio è piccolo ma se si rivelasse fondato la notizia sarebbe notevole: Valve potrebbe essere al lavoro sulla sua piattaforma di cloud gaming sulla scia di quanto abbiamo già visto con Google Stadia, PlayStation Now e Microsoft xCloud. Ad accendere le speranze è una brevissima linea di codice sul sito per i partner di Steam scovata dall’affidabile team indipendente di Steam Database. Nella stringa, aggiunta di recente, si può chiaramente leggere “Steam Cloud Gaming Addendum” e pare che faccia riferimento a una nuova condizione del servizio, al quale i partner della piattaforma dovrebbero prestare il proprio consenso.
Anche se è azzardato trarre delle conclusioni, se Valve avesse davvero intenzione di lanciare un servizio in cloud gaming in grado di appoggiarsi all’immensa libreria di Steam, staremmo parlando dell’entrata in scena di un competitor davvero temibile, persino per Google, Microsoft e Sony. D’altra parte, da qualche mese la compagnia sembra finita al centro di una sorta di boicottaggio da parte di alcuni publisher molto rilevanti, e la concorrenza del nuovo Epic Games Store, se non in termini di numeri, sicuramente si è fatta sentire nelle discussioni che hanno animato di recente il settore. Un annuncio del genere potrebbe quindi aiutare l’azienda di Gabe Newell a riguadagnare il favore mediatico e la fiducia degli utenti, se fosse offerta loro, per esempio, la possibilità di utilizzare i titoli di cui dispongono in libreria anche via streaming. Ma forse è meglio per il momento non sognare troppo.