Bungie, lo sviluppatore di Destiny 2, dichiara guerra ai cheater, i giocatori che barano nel suo titolo, a scapito di chi invece rispetta le regole. Si tratta di un tema molto sentito dalla comunità dei videogiocatori, ma lo è ancor più per un gioco free to play, dove barare può portare a perdite economiche notevoli per lo sviluppatore.
Proprio per questo, Bungie adotta l’aurea regola del “a mali estremi, estremi rimedi”. Destiny 2, da gennaio, ha visto crescere del 50% il fenomeno del cheating, che ha portato il numero di utenti espulsi da 656 a 2133. Il problema principale è che si è trattato in larga maggioranza di utenti legati alle sfere più alte del titolo, in particolare nella versione PC, e questo ha portato a scelte decise.
Tra queste, oltre a un rafforzamento del persone deputato a gestire le segnalazioni di cheating, la scelta di espellere anche quei giocatori leali che tuttavia abbiano tratto in qualche modo vantaggio dai cheat di altri. Perciò, nel caso in cui ci si accorga che un compagno di squadra sta barando, conviene lasciare subito la partita e segnalarlo.
Inoltre, si sta pensando a un’altra soluzione aggiuntiva per Le Prove di Osiride: dare accesso a questo contenuto solo al raggiungimento di un certo numero di ore di gioco effettivo, in modo da bloccare sul nascere i nuovi account sospetti.