Dopo l’annuncio dello scorso anno, intorno al videogame Marvel’s Avengers is sono addensate nebbie più dense di quelle Terrigene, ovvero le nebbie lunari che hanno conferito i poteri agli Inumani per chi fosse a digiuno di mitologia Marvel. Mentre le speculazioni si sommavano, dalla bocca di Crystal Dynamics sono giunte informazioni col contagocce. La demo mostrata all’E3, in cui si poteva giocare nei panni dei cinque Avengers più noti, invece di chiarire le cose non ha fatto altro che confondere ancora di più le acque. Poi, di colpo, negli ultimi giorni sono arrivate una serie di informazioni che ci hanno consentito di fare chiarezza, una volta per tutte, sulla natura di Marvel’s Avengers. Prima ci ha pensato l’annuncio della nuova Ms. Marvel, Kamal Khan, come protagonista a sorpresa di un action/adventure in terza persona, poi Scot Amos, figura di vertice di Crystal Dynamics, si è prestato a rispondere a una serie di domande durante un incontro con fan e stampa.
Le origini di un’eroina
L’incontro, moderato dall’editor Panini Diego Malara, ha visto Scot Amos chiacchierare in libertà del gioco per oltre un’ora in compagnia di Valerio Schiti, disegnatore Marvel nonché copertinista per oltre un anno della serie regolare di Ms. Marvel. La parte iniziale del panel si è concentrata sugli sforzi e gli obiettivi di Crystal Dynamics alle prese con un franchise oggi più che mai impegnativo. Il punto di partenza sono stati gli 80 anni di storie Marvel da cui attingere per realizzare un action/adventure che renda concreta la fantasia di vestire i panni di un supereroe, raccontando al contempo una storia originale. Come visto nella demo, che rappresenta poi l’intro del gioco, l’avventura di Marvel’s Avengers inizia in seguito a un incidente che causa lo scioglimento del gruppo. Più in generale, è il concetto di supereroe ad essere messo in crisi dagli eventi del A-Day, che segneranno di rovescio l’alba di una nuova era per la AIM, organizzazione pronta a colmare il vuoto lasciato da Cap & soci.
La distruzione dell’Helicarrier causerà però anche la dispersione su San Francisco delle Nebbie Terrigene, le quali causeranno la trasformazione della giovane Kamala Khan, presente all’A-Day in quanto grande fan degli Avengers, in una ragazza dotata di superpoteri, proprio nel momento in cui è in atto una trasformazione nella società che porta ad escludere e discriminare chi è dotato di poteri. Kamala però non si lascerà intimidire dalla situazione. Anzi, insospettiva dalla strana e provvidenziale concatenazione di eventi che hanno portato la AIM a guadagnare un potere enorme, inizierà a indagare sull’ipotesi che gli Avengers siano stati incastrati, coinvolgendo nelle sue indagini anche i gli eroi ormai ritirati a vita privata, iniziando da Tony Stark e Bruce Banner.
I panni dell’eroe
Scot e Crystal Dynamcis si sono impegnati molto per immaginare cosa resti degli eroi una volta abbandonato il loro lato super. Bruce si sente colpevole e ha sviluppato un tecnologia che gli consenta di non trasformarsi più in Hulk. Tony ha perso tutto quello che aveva, ricchezza, amici, tecnologia, in un solo istante. Thor sente di aver deluso tutti e si ritiene indegno, ritirandosi a una vita da uomo comune su Midgard. Natasha infine è schiacciata dal peso di non essere riuscita a salvare la persona a cui più teneva, Capitan America, sacrificatosi per salvare tutti. È qui che centra in scena Kamala. Ms. Marvel è una creazione recente, le sue prime storie risalgono al 2014. Renderla protagonista, ha confessato Amos, è stata una sfida, ma anche uno stimolo. Lei è ciò che è grazie agli Avengers e al termine del suo viaggio dell’eroe consentirà agli Avengers di tornare a essere ciò che erano.
Ms. Marvel offre però anche un sacco di possibilità a livello di gameplay grazie ai suoi poteri elastici. L’abilità di allungare gli arti la rendono perfetta per gli scontri sulla media distanza, mentre la possibilità di ingigantirsi le offre un’arma in più contro i nemici più grandi o particolarmente ostici.
L’avventura singleplayer di Kamala, tuttavia, sarà solo una parte di Marvel’s Avengers. L’altra parte del gioco, che stando alle parole di Scot Amos riceverà numerosi aggiornamenti nel corso degli anni, sarà composto dalle Missioni Warzone, aree tematiche in cui sarà possibile avventurarsi in location note agli appassionati Marvel affrontando nemici in compagnia di altri tre amici online. Sarà anche e soprattutto in questa sezione del gioco che si potrà sfruttare tutte le opportunità di personalizzazione offerte dal team creativo di Crystal Dynamics. La bontà del lavoro è apprezzabile fin dal nuovo costume di Kamala, lodato anche dal disegnatore Marvel Valerio Schiti in quanto ottimo adattamento a un nuovo medium, ma si svilupperà al meglio nelle decine di costumi diversi per ogni eroe, provenienti dagli oltre 80 anni di storie Marvel. E se quello che ha rivelato Scot Amos si rivelerà vero, di contenuti da scoprire al termine dell’avventura ce ne saranno parecchi, con un mondo di gioco persistente in cui si inseriranno nel tempo, e senza costi aggiuntivi, dettaglio importante, nuovi personaggi, missioni e location.