Atteso per il 17 settembre 2020, CyberPunk 2077 è stato nel frattempo valutato dal ESRB, ossia l’organo americano che si occupa di classificare i videogame suggerendone la fascia d’età dei fruitori. L’equivalente, insomma, del nostro PEGI. Non sorprende sapere che il gioco di CD Projekt Red è stato valutato M, cioè adatto solo a un pubblico adulto. Quel che sorprende, tuttavia, è la descrizione dei motivi che hanno portato a questa classificazione.
Innanzitutto le tante scene di sesso presenti, ma anche le possibilità di personalizzazione dei personaggi. Se ne potrà decidere il genere, per arrivare a personalizzare seni, glutei e genitali, oltre alla possibilità di combinare tra loro i genitali. Insomma, l’ESRB ha ritenuto che non ci fosse margine per consigliare il gioco a un pubblico minorenne, anche in virtù dell’alto tasso di violenza presente. Indicativa, in questo senso, la missione nella quale si devono piantare dei chiodi in mani e piedi di un personaggio.