Che le grandi protagoniste dell’industria videoludica non sarebbero rimaste a guardare, mentre Stadia rubava loro la scena, lo immaginavamo tutti. Ma nessuno aveva previsto che il grande passo in avanti di Google nel settore avrebbe spinto due acerrime rivali come Sony e Microsoft a buttarsi l’una nelle braccia dell’altra. Eppure, la ragione dietro la sorprendente collaborazione annunciata lo scorso mese è davvero tutta qui: Sony, in particolare, si è vista costretta a rivalutare le proprie capacità in merito al could gaming e a bussare alla porta dei rivali di Redmond per fare fronte insieme alla minaccia comune.
La conferma, anche piuttosto esplicita, arriva dal presidente e CEO di Sony Computer Entertainment Jim Ryan, il quale, in una serie di recenti interviste, ha condiviso alcuni dettagli sulla propria visione del futuro. “Il panorama sta cambiando velocemente”, ha ammesso ai microfoni di Cnet, “Se ci limitiamo a guardare indietro al mondo che abbiamo imparato a conoscere negli ultimi 25 anni, rischiamo seriamente di essere travolti dagli eventi. Per questo dobbiamo dimostrare di avere una mente aperta e un desiderio di fare molto più forti di quanto non ci fosse richiesto in passato.” E l’avvicinamento a Microsoft è proprio una manifestazione di questo tipo di “mentalità aperta”, dice Ryan, per il quale comunque ci vorranno ancora “anni e anni” prima che il gioco via streaming prenda piede in ogni parte del mondo.
Se vi state già perdendo in fantasticherie su una fantomatica console unica, però, c’è una brutta notizia per voi. In un’altra intervista, stavolta rilasciata al Financial Times, Ryan ci tiene infatti a precisare che non esiste (al momento?) “nessuno scenario che vede PlayStation e Xbox unite”. Le due piattaforme “rimarranno separate con i loro rispettivi brand, identità e fan”. Con buona pace di tutti quegli hippie che già speravano nella fine della console war!