Sorprese, conferme, partite spettacolari. La prima giornata degli ottavi di finale della Champions League 2019/20 ha regalato agli appassionati di calcio un menù completo. Un vero successo. Lo stesso non può essere detto invece per quanto riguarda FIFA 20, che nelle nostre simulazioni pre-partita ha sbagliato tre pronostici su quattro, con alcuni risultati “toppati” in maniera a dir poco roboante, su tutti quello dell’Atalanta. Non ci resta che riprovarci, sperando in un esito migliore.
Chelsea – Bayern Monaco
Ottavo di finale potenzialmente molto interessante, aperto a ogni risultato. Davvero difficile prevedere quale delle squadre riuscirà a passare il turno. La partita, sorprendentemente, parte a ritmo ridotto. Le azioni si sviluppano soprattutto sulle fasce, senza riuscire a sfociare in occasioni da gol. Il primo tempo è quindi avaro di emozioni a Stamford Bridge, come dimostra una statistica su tutte. Un solo tiro nello specchio da parte dei bavaresi, con una conclusione dal limite che non impensierisce più di tanto Kepa. Zero per gli inglesi. Più spumeggiante la ripresa, con gli uomini di Lampard che riescono a prendere il controllo del gioco gestendo alla perfezione il centrocampo. Al cinquantesimo Neuer sventa con un tuffo prodigioso un rasoterra di Willian diretto a fil di palo. Il vantaggio del Chelsea è solo rimandato. Abraham su assist di Mount insacca dal dischetto del rigore al sessantaduesimo, e si ripete cinque minuti più tardi con un elementare tocco sottoporta. Quando il trionfo sembra ormai servito, Gnabry accorcia le distanze e apparecchia la tavola per un ritorno a dir poco spumeggiante.
Risultato 2 – 1 (Abraham, Abraham, Gnabry)
Napoli – Barcellona
Il Napoli, ormai abituato al palcoscenico della Champions League, scende in campo al San Paolo dimostrando sin dal primo minuto di non temere il blasonatissimo avversario. La squadra di Gattuso mette in campo tanta grinta, oltre a mostrare interessanti soluzioni tattiche. Spettacolare l’azione che porta al vantaggio dei partenopei, con un inserimento di Callejon (ormai il marchio di fabbrica dello spagnolo) servito da Insigne con un perfetto cambio di gioco. Il primo tempo mette in mostra un centrocampo che funziona, ed è solo la traversa su tiro di Fabian Ruiz a impedire il raddoppio. Nella ripresa il Barcellona si risveglia dal torpore che sembrava averlo colpito nei primi quarantacinque minuti. O, meglio, si risveglia Messi. Un paio di serpentine non sfruttate a dovere dai compagni sono il preludio al pareggio, realizzato con un morbido tocco sotto. La solita pennellata su calcio di punizione dal limite, concesso per un ingenuo intervento di Maksimovic, ribalta il risultato. Un vero peccato per una partita equilibrata, che ha confermato ancora una volta il valore in campo europeo del Napoli.
Risultato 1 – 2 (Callejon, Messi, Messi)
Lione – Juventus
La Juventus scende in campo a Lione da favorita, e le prime fasi di gara sembrano confermare i pronostici della vigilia. La squadra di Sarri controlla la palla e si rende pericolosa sia con le conclusioni dei suoi attaccanti che con gli inserimenti dei centrocampisti. Matuidi colpisce il palo al ventunesimo e, quando dieci minuti dopo Dybala viene atterrato in area, tutto sembra pronto per il vantaggio bianconero. L’imprevisto errore di Ronaldo dal dischetto dona nuova linfa al Lione, capace di sfruttare al meglio una tambureggiante azione conclusa in gol da Traore. La ripresa si mantiene sulla falsariga del primo tempo. Il Lione difende bene, ma la Juventus attacca meglio, con un doppio guizzo di Dybala a ribaltare il risultato nel giro di una decina di minuti. In una giornata non particolarmente brillante, Ronaldo timbra comunque il cartellino, a conferma dell’ottimo rapporto del portoghese con la Champions League.
Risultato 1 – 3 (Traore, Dybala, Dybala, Ronaldo)
Real Madrid – Manchester City
Partiamo dal fondo, con la stretta di mano tra Zidane e Guardiola a suggellare una partita combattuta, ma che non ha regalato tantissime emozioni. Era lecito attendersi di più, soprattutto considerando che entrambe le squadre dispongono di un notevole potenziale offensivo. A spuntarla è il Manchester City, che riesce a espugnare il Santiago Bernabeu grazie a una conclusione sottoporta di Bernardo Silva poco prima della mezz’ora. Il possesso palla del Real Madrid è sterile, e solamente nei minuti conclusivi i blancos costruiscono un paio di azioni degne di tale nome. Prima Benzema indirizza poco sopra la traversa un cross di Isco, quindi è il subentrato Modric a costringere Ederson a una parata in tuffo. Davvero troppo poco. Speriamo che la partita di ritorno (e anche la versione “reale” dell’andata) proponga uno spettacolo più intrigante.
Risultato 0 – 1 (Bernardo Silva)