Ikumi Nakamura lascia a sorpresa Tango Gameworks | Rolling Stone Italia
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Ikumi Nakamura lascia a sorpresa Tango Gameworks

La direttrice creativa dell’atteso Ghostwire: Tokyo ha annunciato la fine della sua collaborazione con lo studio di Shinji Mikami dopo nove anni

Ikumi Nakamura lascia a sorpresa Tango Gameworks

Con il suo divertente exploit dell’E3, Ikumi Nakamura è da poco diventata una piccola star dell’industria e da molti era già considerata l’erede di Mikami.

Con un annuncio che ha lasciato tutti di stucco, Ikumi Nakamura, la direttrice creativa di Tango Gameworks, ha lasciato la compagnia dopo nove anni. La notizia arriva da un tweet pubblicato dal suo account ufficiale, che tuttavia dice poco e nulla delle ragioni dietro questa scelta inaspettata: “Dopo 9 anni da direttrice creativa e artistica di Tango e Zenimax, sentivo che era arrivata la fine di questa avventura. Ho imparato molto dalle persone di talento con le quali ho lavorato e che rispetto”, si legge nel messaggio, che si chiude con il link al profilo LinkedIn della sviluppatrice e la richiesta di contattarla per future opportunità di lavoro, lasciando intendere che il suo addio allo studio non sia dovuto a un cambio di carriera né a una volontà di ritirarsi dalle scene.

Nakamura era salita alla ribalta proprio pochi mesi fa in occasione dell’E3, dove con la sua presentazione spigliata e divertente di Ghostwire: Tokyo, la nuova IP annunciata dallo studio, aveva guadagnato una certa popolarità e la simpatia del pubblico segnando uno dei momenti migliori della fiera. La sviluppatrice ha scritto la storia, lla sceneggiatura e i personaggi del gioco, ed era a capo del progetto come direttore creativo.
Nakamura, come molti dei dipendenti di Tango, aveva iniziato la sua carriera in Capcom e si era distinta come artista sulle ambientazioni di Okami. Era poi passata a Platinum Games seguendo alcuni dei suoi colleghi, dove ha dato il suo contributo a Bayonetta in veste di concept artist. Approdata in Tango fin dalla fondazione dello studio nel 2010, ha curato l’aspetto artistico dei personaggi, delle ambientazioni e dei nemici del primo e del secondo capitolo di The Evil Within prima di passare a Ghostwire: Tokyo.
L’abbandono della sviluppatrice sicuramente non è una buona notizia per chi attende il gioco del quale, oltretutto, finora sono stati rivelati pochissimi dettagli e non si hanno notizie né sulle piattaforme sulle quali è in sviluppo né su un possibile periodo d’uscita.

Di Gostwire: Tokyo sappiamo molto poco se non che si tratta di un gioco di azione e investigazione con influenze horror ambientato nella capitale giapponese.