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Il 2017 è l’anno delle console

Quest'anno ci ritroveremo a giocare con tre nuove piattaforme di gioco e titoli ancora più avanzati pronti a sfruttarle. Cerchiamo di fare chiarezza

Il 3 Marzo esce Switch, la nuova console di Nintendo. In apparenza, è il lancio della solita nuova macchina da gioco, ma dietro si nasconde una mezza rivoluzione del nostro modo di vivere i videogiochi. E visto che si parla di un mercato globale da 1800 miliardi di dollari, ecco, forse è il caso di capire che sta succedendo. Prima, però, un piccolo passetto indietro.

Se sai cos’è un PlayStation 4, una Xbox One e una WiiU, probabilmente ti interessi pure di videogiochi. Queste tre, infatti, sono i modelli che hanno dato vita all’attuale generazione di console. L’ottava, per la precisione. Se la precedente era stata caratterizzata da una strabordante vittoria di Wii (102 milioni di unità vendute!), la console di Nintendo che ha trasformato anche mio padre ultraottantenne in provetto giocatore, e un sostanziale pareggio in seconda posizione delle stra-favorite PlayStation 3 (83 milioni) e Xbox 360 (84 milioni), per l’ottava incarnazione del divertimento elettronico ci si aspettava ancora una volta il predominio di Nintendo. A oggi, invece, WiiU si è rivelato un nitidissimo flop, con appena 14 milioni di unità vendute. Laddove PlayStation 4 ha toccato invece i 55 milioni e Xbox One i 29. Anche di fronte a numeri generosi per la macchina Sony, e in parte per quella Microsoft, questa generazione di console è stata criticata per la mancanza di titoli davvero caratterizzanti e l’impressione è che gli ingegneri di Sony, Microsoft e Nintendo, in effetti, abbiano creato questi modelli un po’ col freno a mano tirato. Non ha stupito molti, per questo, l’annuncio di una mezza nuova generazione di console da parte di Sony e Microsoft, e di fatto il lancio di una vera e propria nuova generazione da parte della casa di Mario.

Tutto è partito proprio con Sony, che il 10 Novembre 2016 ha lanciato PS4 Pro (399 €). Non una vera, nuova, PlayStation, ma un modello a metà strada tra il precedente e un’eventuale PlayStation 5. Un’evoluzione tecnologica non massiccia ma apprezzabile, specie per chi vuole più dettagli grafici e desidera supportare al meglio PlayStation VR, il caschetto in realtà virtuale di Sony.



Le voci sul nuovo modello, in realtà, si erano fatte già insistenti fin dalla scorsa estate, quando erano iniziate a trapelare informazioni anche su una mossa simile da parte di Microsoft. La casa americana non ci ha messo molto per confermare di essere al lavoro su Project Scorpio, che sullo stesso principio di PS4 Pro è un’evoluzione di Xbox One, più che una vera e propria nuova generazione. I dettagli tecnici della macchina non sono ancora stati svelati, e il prossimo E3, la più importante fiera dei videogiochi che si terrà a giugno in quel di Los Angeles, sarà il palcoscenico perfetto ove fare le dovute presentazioni. Si sa, però, che uscirà nel 2017, quasi certamente a Natale.

PS4 Pro e Project Scorpio sono console muscolari, che puntano tutto sulla potenza, e Nintendo ha preferito togliersi da spinosi confronti tecnologici, cercando di ammaliare i giocatori con altre idee. Una politica che, a dirla tutta, persegue da ormai molto tempo e che ha alternato buoni risultati (Wii) a flop più o meno fragorosi (Gamecube e, come detto, WiiU). Il risultato di questa filosofia è dunque Switch (329 €). Una console coraggiosa, per Nintendo, perché unisce il classico modello fisso da salotto a un’unità che si può estrarre e che la trasforma in un modello portatile. Un “uttto in uno” che potrebbe cannibalizzare la Nintendo 3DS, la console portatile per elezione della casa di Mario, che finora ha venduto la bellezza di 64 milioni di unità.Nintendo esclude la possibilità di abbandonare il mercato delle console portatili “pure”, ma tra Switch e la decisione di abbracciare anche il mondo dei giochi smartphone (Super Mario Run, per iOS, è un campione d’incassi), la strada sembra segnata.

Del resto, l’idea alla base della nuova console è geniale: giochi comodamente davanti al tuo televisore, con immagini grandi e ben definite, e poi decidi di continuare la partita mentre sali in metropolitana, con una versione portatile che si attiva non appena estrai l’unità più piccola. Swtich ha dalla sua altre idee molto intelligenti, in primis il doppio gamepad che offre al singolo giocatore un controllo più preciso e raffinato, oppure la possibilità di giocare in due nella medesima partita. E il sistema di vibrazione è così realistico che, quando cadono dei cubetti di ghiaccio in un bicchiere (simulato) è possibile sentirne i colpi uno ad uno. Per contro, dalle prime prove e dalle specifiche fornite da Nintendo è chiaro che Switch ha delle prestazioni poco più che sufficienti, paragonabili a quelle di un buon tablet ma lontane da quelle delle due dirette concorrenti. Il che, ne sono certo, porterà gli sviluppatori ad approcciare al design dei loro titoli in modo del tutto diverso. Da qui, una dicotomia di titoli che si basano su prodigi grafici e titoli che, magari, puntano più sulle idee e meno su numeri e tecnologia.



C’è chi, l’anno scorso, dava per spacciate le console e il loro modo di intendere i videogame, vedendo in computer e soprattutto smartphone e tablet il futuro dell’intrattenimento elettronico. La verità è che nel 2017 ci ritroveremo a giocare con tre nuove console e titoli ancora più avanzati pronti a sfruttarle. L’impressione, certo tutta da confermare, è che dopo la bulimia di titoli facili per smartphone, il mercato si sia stabilizzato: dispositivi mobili per chi vuole esperienze mordi e fuggi, e console per chi cerca esperienze più complete e di lunga durata. Sony e Microsoft puntano alle seconde, Nintendo cerca un mix di entrambe. Per sapere chi ha ragione, dopotutto, basterà aspettare qualche mese.

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