Qualche anno fa era uscita fuori la storia di un gioco di Batman in sviluppo e poi cancellato basato su Il Cavaliere Oscuro, il secondo capitolo della trilogia di film diretta da Christopher Nolan dedicata al supereroe di DC Comics. Il progetto, sul quale era al lavoro Pandemic, uno studio interno di Electronic Arts, venne interrotto perché dopo due anni di sviluppo (dal 2006 al 2008) non aveva ancora raggiunto il livello di qualità prospettato dal publisher.
A quanto pare però EA non è stata l’unica ad accarezzare l’idea di un videogioco basato sulla fortunata saga cinematografica. Intorno al 2012, infatti, Monolith Productions era stata messa al lavoro da Warner Bros. su un progetto su licenza basato sul capitolo conclusivo della trilogia, ovvero Il Cavaliere Oscuro: Il Ritorno.
Secondo un documentario del giornalista Liam Robertson, che ha intervistato alcuni degli sviluppatori dell’epoca, il gioco doveva essere un grosso open world simile al Marvel’s Spider-Man di Sony uscito lo scorso anno. Tuttavia, l’ambizioso prodotto non riuscì a superare nemmeno la fase di preproduzione perché Nolan, a quanto pare, non volle dare la sua approvazione al progetto. Le ragioni dietro il rifiuto non sono tutt’oggi chiare, ma qualcuno ipotizza che il fallimento del precedente progetto di EA di cui si parlava in apertura possa in qualche modo aver influenzato la scelta del regista.
Monolith a quel punto decise di riutilizzare il lavoro fatto fino a quel momento per sviluppare un proprio gioco basato sulla saga del Signore degli Anelli. Il resto della storia lo conosciamo tutti: dalle ceneri di Batman sono nati il pluripremiato La Terra di Mezzo: L’Ombra di Mordor e il suo seguito del 2017, La Terra di Mezzo: L’Ombra della Guerra. Per quanto questo finale non ci dispiaccia, rimane sempre la curiosità su come sarebbe stato un gioco di Batman sviluppato con queste premesse, un “What if” che purtroppo non vedremo mai.