Anni fa, quando su console non era possibile scaricare alcuna patch dopo il lancio, gli sviluppatori si assicuravano di pubblicare prodotti rifiniti e perfettamente funzionanti. Nei rari casi in cui un bug sfuggiva al rastrellamento finale, i giocatori si ritrovavano fra le mani un titolo difettoso o, nei casi peggiori, impossibile da portare a termine. Oggi le dimensioni e la complessità dei giochi sono infinitamente superiori, motivo per cui è molto più difficile confezionare opere “bug free”. La maggiore complessità, tuttavia, non giustifica l’incuria di alcuni sviluppatori. Per farci due risate abbiamo deciso di stilare una classifica dei 10 giochi più buggati di sempre. Qualcuno di voi potrebbe sottolineare che per una classifica del genere basterebbero i titoli di Bethesda ed Electronic Arts, ma per offrirvi un’esperienza più varia abbiamo deciso di accorpare alcune saghe, dando così spazio anche ad altri grandi nomi del settore. Siete pronti a scoprire il lato “rotto” dei videogiochi, che da qui a 10 anni creerà non pochi problemi al retrogaming?
10. Silent Hill HD Collection (Konami)
A volte i bug nascono dalla poca cura nel processo di pulizia del codice. Altre volte, la loro presenza è legata a problemi ben più gravi, come la mancanza del codice sorgente del gioco. È quello che è successo alla Silent Hill HD Collection, raccolta che, almeno in teoria, avrebbe dovuto permettere di recuperare Silent Hill 2 e 3 sulle console della scorsa generazione. Purtroppo Konami non dispone più del codice sorgente originale, dettaglio che ha costretto i responsabili dei porting a lavorare su versioni incomplete dei giochi in questione, navigando a vista in un mare di bug originariamente risolti prima dell’uscita nei negozi. Tra questi spiccano rallentamenti ingiustificati, problemi di sincronizzazione tra le immagini e il doppiaggio, effetti sonori ripetuti insistentemente, voci diverse da quelle utilizzate nelle versioni originali, improbabili schermate nere, compenetrazioni tra mostri e ambientazioni, il cambio di colore dei personaggi e molto altro ancora. Un vero festival degli orrori a cui gli utenti PC hanno cercato di ovviare con una Enhanced Edition non ufficiale.
Questo video mostra alcuni bug presenti in una scena chiave di Silent Hill 3. Se non avete giocato questo titolo e pensate di recuperarlo… occhio agli spoiler!
9. EA UFC (EA Sports)
Le simulazioni di combattimento hanno sempre sofferto di svariati problemi, ma tra un’animazione poco convincente e un errore tecnico che impedisce di terminare un incontro c’è una bella differenza. La serie di UFC sviluppata da Electronic Arts, in particolare, si è sempre distinta per i divertenti bug legati alla gestione delle animazioni dei lottatori durante gli attacchi e delle collisioni all’interno dell’ottagono. A prescindere dal capitolo preso in esame, non è raro vedere i lottatori assumere posizioni innaturali che ricordano più i cellulari a conchiglia che gli esseri umani. Non è raro anche imbattersi nella famigerata posa a “t”, spesso associata a una miracolosa invulnerabilità ai colpi portati dall’avversario. I bug più divertenti, però, sono quelli in cui uno dei lottatori si ostina a picchiare l’aria mentre l’avversario lo osserva confuso. In quei casi, l’unico modo per tornare a una sorta di normalità è assumere di nuovo la posizione precedente, nella speranza che il motore del gioco riesca a sbloccarsi e a rimettere insieme i pezzi.
Quando un bug incontra un lottatore di UFC, il lottatore è un uomo morto. In questo video potete vedere alcuni dei problemi riscontrati in EA UFC.
8. Red Dead Redemption (Rockstar)
Quando si parla di bug, gli open world offrono sempre grandi soddisfazioni. Creare mondi vasti e coerenti non è affatto facile e considerando che ogni singolo elemento è affidato ai calcoli di una macchina e a mille variabili, non è raro imbattersi in divertenti bug anche nelle produzioni più sontuose. Nonostante le loro indiscutibili qualità, anche i due capitoli di Red Dead Redemption sviluppati da Rockstar sono vere e proprie miniere d’oro per chi ama montare video di bug da condividere su YouTube. Tra gli errori più divertenti legati all’iconica epopea western spiccano il temibile uomo-puma, il goffo uomo-uccello, l’affascinante donna-asino e lo spietato cane pistolero. A questi bug indimenticabili si aggiunge la solita sfilza di glitch fisici, le agghiaccianti sequenze a base di uomini decapitati fin troppo arzilli e una lunga lista di abitudini discutibili dei fidi compagni equini.
Ecco a voi una manciata di bug riscontrati in Red Dead Redemption 2. Come sempre, più l’open world è vivo e realistico, maggiore è l’impatto comico dei bug. Buon divertimento!
Il bug della Donkey-Lady nel primo RDR è diventato così famoso da ispirare un Easter Egg in Red Dead Redemption 2. L’avete trovato?
7. FIFA (EA Sports)
La serie di FIFA è apprezzata in tutto il mondo e registra ogni anno vendite da capogiro. Si presume che un titolo con una simile diffusione e con così tante responsabilità passi attraverso un processo certosino di controllo qualità, ma alla fine dei conti qualche bug riesce sempre a farla franca e a dare vita a video dall’elevato tasso di viralità. Nella simulazione calcistica di Electronic Arts possiamo assistere a episodi al limite della possessione demoniaca, vedere i cameraman vagare liberamente per il campo, sorprendere giocatori a raccogliere la palla con le mani o a rinviare con violenza gli avversari e, naturalmente, assistere a ogni genere di compenetrazione tra i poligoni. In FIFA 18, inoltre, non era raro imbattersi in un bug leggendario a causa del quale i giocatori tendevano a scambiarsi baci appassionati dopo le collisioni più dure. E voi in quali di questi problemi tecnici vi siete imbattuti?
Con una semplice ricerca troverete centinaia di video come questo. Oltre a essere contenuti molto apprezzati dal pubblico, questi montaggi sono la prova dei problemi con cui la saga di FIFA convive da anni.
6. Enter The Matrix (Infogrames)
Il caso di Enter the Matrix è rimasto nella storia della programmazione approssimativa. Il titolo faceva parte del progetto interconnesso legato al marchio di Matrix, che alla trilogia cinematografica andava ad affiancare dei corti animati e, per l’appunto, un videogioco in cui si raccontava un frammento di storia non toccato dagli altri medium. Quando il gioco uscì nei negozi, in molti lo acquistarono seguendo la Matrix-mania che si era scatenata dopo il successo dei film. Purtroppo, queste persone si trovarono fra le mani un titolo pieno di problemi e che, in alcune circostanze, non poteva essere portato a termine. A causa di una programmazione a dir poco pessima, spesso si verificavano bug che impedivano di proseguire nell’avventura, costringendo di fatto a tornare al negozio sperando di ottenere un rimborso. All’epoca non era possibile patchare i giochi una volta pubblicati, motivo per cui quello di Matrix si è trasformato in un caso di studio per chiunque lavori nel settore.
Con il recente annuncio del quarto film della serie è possibile che in futuro venga pubblicato un nuovo gioco ispirato all’universo di Matrix. Speriamo che, eventualmente, ottenga risultati migliori!
5. Dragon Age: Inquisition (BioWare)
BioWare ha sempre cercato di offrire ai giocatori titoli di grande spessore e pieni di dettagli. Nel corso degli anni, però, la qualità generale dei suoi prodotti è calata e il numero di bug, glitch e problemi ad essi associati è cresciuto a dismisura. Pur essendo un titolo interessante, al lancio Dragon Age: Inquisition è stato flagellato da una serie di problemi più o meno gravi. Il più noto è il Banter Bug, che in sostanza impediva ai membri del party di parlare tra loro per creare un’atmosfera gioviale. Per molti questo bug migliorava l’esperienza, visto che a lungo andare le chiacchiere continue dei personaggi tendevano ad annoiare, ma anche giocare in un silenzio assordante penalizzava la qualità dell’esperienza. Il Banter Bug, tuttavia, non è l’unico problema ad aver tormentato i giocatori di Dragon Age: Inquisition. Prima dell’uscita delle patch riparatrici, infatti, capitava spesso di imbattersi in glitch che congelavano sul posto i personaggi non giocanti. In altri casi, invece, i membri del party tendevano a sparire o a ficcarsi in posti nove non sarebbero dovuti andare. Nonostante tutto, però, Dragon Age: Inquisition è un titolo che merita di essere giocato. Cercate di recuperarlo, ma ricordate di iniziarlo solo dopo aver scaricato tutti gli aggiornamenti del caso!
In questo video non viene mostrato il Banter Bug, ma ci sono comunque molti altri glitch che potevano essere trovati affrontando il gioco prima delle patch.
4. The Elder Scrolls (Bethesda)
Come molte altre saghe presenti in questa classifica, anche quella di The Elder Scrolls vanta una storia decennale di bug e glitch. Internet è pieno di video che mostrano le cose improbabili accadute nei vari capitoli della serie Bethesda. Skyrim è stato convertito per una quantità incredibile di piattaforme e nel corso degli anni è andato incontro a numerose modifiche, accogliendo una gran quantità di patch e aggiornamenti. Il problema è che spesso gli interventi degli sviluppatori risolvevano una manciata di problemi aggiungendone altrettanti, a volte anche più gravi. È emblematico il caso dei draghi che, dopo un corposo aggiornamento finalizzato alla correzione di alcuni problemi, hanno improvvisamente iniziato a volare all’indietro, scatenando reazioni incontrollate nella community del Fus Ro Dah.
Visto che riassumere tutti i bug di The Elder Scrolls è praticamente impossibile, vi proponiamo un video con i 5 bug più assurdi di Skyrim. Buon divertimento!
3. Sonic The Hedgehog 2006 (SEGA)
Nel corso degli anni il povero Sonic ne ha passate tante. Il passaggio alle tre dimensioni non è stato indolore per il porcospino blu, che in tanti anni di onorata carriera ha vissuto un’altalena qualitativa non indifferente. Uno dei punti più bassi toccati dalla mascotte SEGA è stato il capitolo uscito nell’ormai lontano 2006, arrivato nei negozi con una quantità impressionante di bug e di problemi. Chiunque abbia giocato a quell’episodio dello storico franchise SEGA ha un credito importante verso la compagnia giapponese e meriterebbe di ricevere almeno un paio di giochi in omaggio, come risarcimento. Al di là del pessimo level design e delle discutibili scelte di gameplay, Sonic The Hedgehog si distingueva per una programmazione lacunosa e approssimativa. Bastava affrontare uno qualsiasi dei livelli del gioco per incastrarsi negli elementi delle ambientazioni, o per vedere il porcospino blu sparire nel nulla, fluttuare nell’aria, superare camminando i giri della morte, o sprofondare nel nulla cosmico attraversando il pavimento poligonale.
Non credete a ciò che abbiamo scritto sull’orribile Sonic The Hedgehog del 2006? In questo video troverete tutte le prove a sostegno delle nostre critiche!
2. Assassin’s Creed (Ubisoft)
Con Assassin’s Creed Ubisoft ha dato vita ai giochi open world con una struttura rigida e ben riconoscibile, ripresa poi da molti altri sviluppatori. Capitolo dopo capitolo la serie è andata incontro a un’evoluzione interessante, sfociata poi nei recenti Origins e Odyssey. Lungo la strada, però, non è andato tutto per il verso giusto. Se è vero che in questo genere di giochi i bug sono all’ordine del giorno, lo spettacolo messo in scena da Assassin’s Creed III e da Assassin’s Creed Unity resta imperdonabile. Il capitolo ambientato a Parigi, in particolare, era caratterizzato da problemi mostruosi in grado di rovinare l’intera esperienza. Il più noto è sicuramente quello dei personaggi senza volto, diventato virale in un batter d’occhio grazie alla potenza delle immagini che lo rappresentavano e al loro innegabile valore comico. Sfortunatamente per coloro che hanno affrontato l’avventura prima delle inevitabili patch, però, c’erano ben altri problemi con cui era molto difficile convivere serenamente.
Assassin’s Creed Unity si basava su un nuovo motore grafico ed era un progetto fin troppo ambizioso. Ci piace pensare che quell’insuccesso spinse Ubisoft a cambiare prospettiva, dando così vita a Origins e Odyssey.
1. Fallout (Bethesda)
Nonostante la sua innegabile qualità contenutistica, nel corso degli anni la saga di Fallout ha accumulato più bug che premi. La religione di Bethesda impedisce ai suoi sviluppatori di ricorrere al debugging, considerato un processo innaturale per l’evoluzione dei videogiochi. A quanto sembra, così come per qualcuno i vaccini servono solo ad arricchire le case farmaceutiche, per Bethesda le operazioni di debug servono solo a mantenere la “kastahhh” (cit.) di tester e programmatori. Per risolvere questa piaga sono nati i debugging party, durante i quali i giocatori che hanno acquistato titoli Bethesda affrontano lunghe sessioni di gioco comunitarie, nella speranza di essere contagiati dai vari bug e, possibilmente, di correggerli con la forza dell’amore. Sebbene sia scientificamente provato che l’unica vera cura contro i bug è il debugging, l’ideologia no-debug sta prendendo sempre più piede tra gli sviluppatori, con grande preoccupazione degli amanti dei videogiochi…
Fallout 76 è stato senza ombra di dubbio il capitolo di Fallout con il maggior numero di bug. Avete tre ore libere? In questo video monumentale troverete gran parte dei problemi presenti al lancio del gioco.