Avete visto tutte le puntate de La Signora in Giallo, di Law & Order e del Tenente Colombo? Credete di essere in grado di risolvere qualunque tipo di mistero utilizzando il vostro intuito? Avete un sesto senso, ma anche un settimo e un ottavo? Ecco per voi dieci esperienze imperdibili in cui dovrete limitare al minimo la forza bruta e concentrarvi sullo sfruttare al meglio le vostre capacità deduttive. La materia grigia è più importante dei pugni, quando l’unico modo per scoprire un colpevole è investigare.
10. Deadly Premonition
Deadly Premonition è un titolo con numerosi difetti. Un’affermazione che potrebbe suonare strana per un gioco inserito in una top 10, ma che in realtà ne rafforza il valore. Perché la creatura di Rising Star Games merita un posto in classifica malgrado una realizzazione tecnica a dir poco zoppicante e un sistema di controllo macchinoso e poco funzionale. I suoi meriti sono da ricercare in una trama che deve molto (tutto?) a Twin Peaks, con un incipit narrativo e un’ambientazione che traggono chiara ispirazione dalla serie di David Lynch. Un’indagine di omicidio che si rivela ben più complessa di quanto potrebbe apparire all’origine, con un tocco sovrannaturale e tanti, tantissimi segreti da scoprire. Un susseguirsi di luci e ombre, in cui le prime sono fortunatamente superiori alle seconde.
9. The Vanishing Of Ethan Carter
Un bambino, una lettera, un detective, un viaggio in una piccola cittadina. Sono queste le fondamenta su cui sono costruite le vicende narrate in The Vanishing Of Ethan Carter. Un’avventura vissuta in prima persona attraverso gli occhi dell’investigatore Paul Prospero, caratterizzata da una totale libertà di esplorazione e dalla presenza di una forte componente paranormale. L’eccellente cura nelle ambientazioni rende Red Creek Valley la cornice ideale nella quale inserire un quadro che riesce a essere al tempo stesso rilassante e inquietante, con una storia ricca di diverse sfaccettature e colma di misteri da svelare. Non si tratta di un’esperienza lunga, meno di cinque ore, ma questo non è da considerare un difetto.
8. Sherlock Holmes: Crimes & Punishments
I romanzi e i racconti di Sherlock Holmes sono un classico della letteratura, oltre a essere il perfetto punto di partenza per un videogioco investigativo. Tra i diversi titoli dedicati al personaggio creato da Sir Arthur Conan Doyle il nostro preferito è Crimes & Punishments. Si tratta di un’avventura che riesce a trasmettere in maniera eccellente l’atmosfera della Londra vittoriana, mettendo in scena al suo interno sei differenti casi da risolvere. Le storie sono ben congegnate, e le fasi investigative richiedono una notevole dose di attenzione unita a un pizzico di intuito. La logica e il ragionamento sono i protagonisti assoluti in un susseguirsi di interrogatori, indizi da scovare ed enigmi.
7. Heavy Rain
A dieci anni dalla sua uscita, Heavy Rain mantiene intatto buona parte del suo fascino. Malgrado qualche intoppo nella sceneggiatura, la storia ideata da David Cage riesce ancora oggi a risultare piuttosto coinvolgente. L’indagine che porta alla scoperta del misterioso killer degli origami si dipana in un susseguirsi di sequenze che vedranno alternarsi diversi personaggi nel ruolo di protagonisti. Avvolta in un’atmosfera grigia, a tratti malinconica, spesso carica di tensione, l’avventura propone una struttura ramificata in cui tutte le azioni, tutte le scelte e tutti i dialoghi sono importanti. La presenza di oltre quindici finali differenti, con happy ending che si alternano a epiloghi tragici, è uno stimolo che può spingere a tornare più volte sulla scena del crimine
6. Phoenix Wright: Ace Attorney Trilogy
Un giovane e rampante avvocato è seduto in un’aula di tribunale. Il suo assistito è accusato di omicidio. Il pubblico ministero ha appena terminato la sua arringa, un lungo e articolato monologo. È il momento di entrare in scene, di smontare il movente, di rivalutare le prove. È il momento di scoprire il vero colpevole. Questo è, in estrema sintesi, lo scenario in cui si muovono le avventure di Phoenix Wright. Un susseguirsi di casi nei quali è fondamentale usare la logica per carpire ogni singola incongruenza e scoprire anche la più piccola contraddizione. Un’avventura che si sviluppa tra interrogatori e visite sulla scena del crimine, con uno stile grafico cartoon ricco di carattere e un fondo umoristico che stempera la serietà dei processi.
5. Danganronpa: Trigger Happy Havoc
Chi è alla ricerca di un titolo investigativo che proponga scenari non convenzionali e situazioni insolite non dovrebbe lasciarsi sfuggire Danganronpa: Trigger Happy Havoc. Si tratta di una visual novel prodotta da Spike Chunsoft ambientata all’interno di un istituto scolastico decisamente fuori dalla norma, in cui gli studenti trascorreranno i loro giorni tra interazioni sociali, omicidi e processi presieduti da un inquietante orsetto che risponde al nome di Monokuma. Un’esperienza che cattura grazie a un sapiente lavoro di scrittura e a indagini che non risultano mai troppo complesse o troppo banali. Eccellente (se non addirittura migliore) anche il sequel, Danganronpa 2: Goodbye Despair che può però essere goduto appieno solo dopo aver giocato il primo episodio.
4. Professor Layton e il Futuro Perduto
Chiunque sia appassionato di enigmi e di investigazione dovrebbe entrare in contatto con le avventure del Professor Layton. La serie creata da Level-5, oltre a essere una vera e propria delizia dal punto di vista estetico, è infatti un concentrato di situazioni in cui mettere alla prova la propria mente. La struttura di gioco, con il suo susseguirsi di minigiochi e sfide, è pensata per essere affrontata “in movimento” e si presta benissimo sia a rapide toccate e fuga che a sessioni più lunghe. Per questa classifica abbiamo scelto l’ultimo capitolo della trilogia originale, ma qualunque episodio merita di essere giocato. Peccato solo che la saga di Layton sia un’esclusiva Nintendo, con qualche avventura approdata anche su dispositivi mobile (iOS e Android).
3. Sam & Max Hit The Road
Nel lungo elenco di capolavori prodotti da LucasArts nella prima parte degli anni ’90 è impossibile non annoverare anche Sam & Max Hit The Road. L’avventura punta e clicca basata sui personaggi creati da Steve Purcell è un concentrato di stile e di divertimento, caratterizzata da un incedere brillante e leggero. Impegnati a investigare sulla sparizione di Bruno il bigfoot e di Trixie la ragazza con il collo da giraffa, il duo composto da un cane (Sam) e da un coniglio (Max) attraverserà una versione surreale degli Stati Uniti in un lungo viaggio che li porterà a scoprire una realtà diversa da quella immaginabile inizialmente. Un grande classico, invecchiato benissimo grazie ai suoi enigmi che, ormai prossimi a compiere trent’anni, risultano ancora freschi e ben congegnati.
2. Her Story
Semplice e complesso. Her Story riesce al tempo stesso a essere un titolo contemporaneamente semplice e complesso. Può sembrare un’affermazione assurda, ma invece è così. È semplice come dinamiche di gioco, che si limitano a un susseguirsi di filmati da vedere, ascoltare, comprendere e interpretare per scovare i giusti input che danno accesso a ulteriori sequenze video. È complesso nel suo intreccio narrativo, con una storia che si dirama in diverse direzioni e che può essere portata a termine seguendo percorsi differenti. C’è tensione, ci sono emozioni, ci sono colpi di scena, in un’esperienza resa ancora più viva e intensa dall’ottima interpretazione di Viva Seifert, l’attrice che veste i panni della protagonista.
1. L.A. Noire
Pochi titoli riescono a immergere il giocatore in uno spaccato storico tanto curato e realistico come quello presentato in L.A. Noire. La Los Angeles post Seconda Guerra Mondiale ricreata da Team Bondi è un enorme teatro a cielo aperto da attraversare seguendo le vicende di Cole Phelps, in un lungo viaggio lo porterà da semplice agente di pattuglia a detective. Un percorso costellato da successi e fallimenti, con un susseguirsi di eventi che sembrano fuoriuscire da un romanzo di James Ellroy. Un pizzico d’azione non manca, ma è l’investigazione a farla da padrone, con la necessità di prestare massima attenzione durante gli interrogatori, sia a quanto viene detto da ogni personaggio che alle singole espressioni facciali.