In Cina sono attualmente in corso le competizioni della Pro League di League of Legends (LPL), o almeno lo erano fino a quando Riot Games non ha deciso di sospendere a tempo indeterminato l’evento a causa del coronavirus.
La seconda settimana della Pro League sarebbe dovuta iniziare mercoledì 5 febbraio, dopo la pausa per i festeggiamenti del Capodanno cinese, e avrebbe dovuto svolgersi a Shanghai. Per la prima volta quest’anno le squadre in gara sono salite da 16 a 17. Ultima ad aggiungersi è stata eStar, un’organizzazione eSportiva che ha sede proprio a Wuhan, il capoluogo della provincia di Hubei nella Cina centrale in cui si sono registrati i primi casi di infezione da coronavirus e che per questo è stata messa in isolamento dal governo del paese.
eStar ha disputato la sua prima partita il 14 gennaio contro Rogue Warriors vincendo 2 a 0, e si stava preparando all’incontro successivo con Bilibili Gaming fissato per il 7 febbraio. Nelle sue comunicazioni ufficiali Riot Games non ha menzionato episodi di contagio tra i partecipanti della Pro League, ed è quindi probabile che la sospensione sia solo una misura a scopo preventivo. Finora sono stati registrati più di 2.700 casi di infezione da coronavirus, mentre il bilancio dei morti è salito a 80, quasi tutti in Cina.
We have decided to postpone week 2 of the LPL until we can ensure the safety and health of our players and fans.
To our fans, we sincerely apologize that it has come to this and we will share any and all info as soon as we can.
Stay Safe and thank you all for your support!
— LPL (@lplenglish) January 26, 2020