Le famigerate casse premio o lot box sembrano non fare più così gola agli sviluppatori e agli editori. Vuoi per la loro impopolarità tra i giocatori, oppure perché molti paesi per mezzo delle loro normative interne hanno cominciato a metterle al bando (o hanno minacciato di farlo), sempre più giochi stanno abbandonando questo particolare tipo di sistema di monetizzazione.
Ultimi in ordine di tempo a dichiarare il rifiuto delle loot box sono stati Gears 5 e Halo Infinite, due franchise di punta di Xbox con i nuovi capitoli attualmente in sviluppo. Nel primo caso, lo sviluppatore The Coalition ha spiegato che non rinuncerà a monetizzare dopo il lancio del gioco, ma proporrà un sistema “all’avanguardia” che permetterà sia a chi vuole progredire più velocemente nell’esperienza, sia a chi vuole ottenere oggetti di personalizzazione di tipo cosmetico, di acquistarli direttamente pagando oppure di guadagnarli giocando. Un’idea a quanto pare maturata già ai tempi di Gears 4, prima della famosa polemica sulle casse premio che travolse Battlefront II. Il titolo inoltre non avrà neanche un pass stagionale.
Allo stesso modo, anche 343 Industries non impiegherà casse premio in Halo Infinite e non solo: le microtransazioni presenti nel gioco si limiteranno alle sole personalizzazioni estetiche e non conferiranno alcun vantaggio in termini di gameplay.
Il titolo è tra i più attesi del prossimo anno anche perché, oltre a segnare il ritorno di Halo, sarà anche uno dei titoli di lancio di Xbox Scarlett.