Il grime flirta con l'arte contemporanea grazie a Trim e Laure Prouvost | Rolling Stone Italia
Interviste Culture

A cuppa beer with Trim and Laure

Laure Prouvost è una super artista inglese – tra le altre cose, ha anche vinto il Turner Prize nel 2013 – mentre Trim è un MC grime di East London. Si incontreranno stasera all'Hangar Bicocca per dare il giusto flow alla mostra personale di Laure

A cuppa beer with Trim and Laure

In occasione della mostra personale GDM – Grand Dad’s Visitor Center, l’artista inglese Laure Prouvost ha invitato a Milano l’MC grime Trim – il cui ultimo album è stato prodotto nientepopodimeno che da James Blake – per un concerto in cui il rap made in East London dialogherà con le opere in mostra all’Hangar Bicocca. Noi abbiamo fatto le stesse domande a entrambi, per capire che in fondo, a prescindere dall’output finale, i bravi artisti ragionano più o meno tutti allo stesso modo.

TRIM

Trim, com’è nata questa collaborazione?
Se non ricordo male, Laure ha sentito la mia musica e ha pensato di contattarmi.

Ti piace la pratica artistica di Laure?
Conosco il suo lavoro da poco, ma ho capito subito che ha uno spirito libero, è una cosa che traspare guardando tutte le sue opere.

Ti interessa l’arte contemporanea? Se sì, ci fai il nome di un artista che ti piace?
Amo tutte le forme d’arte! Ora come ora sto lavorando, con la mia etichetta Secluded Area of Music, a una collaborazione con un artista specializzato in graffiti, Opake. Questo è un periodo in cui sono ossessionato dai graffiti.

Quanto sono importanti le collaborazioni nel tuo lavoro?
Sono importantissime! La collaborazione, secondo me, ti educa e fa aprire zone della tua mente che non avresti mai sfruttato da solo! Impari sempre qualcosa su te stesso, poi sta a te decidere se tenere solo il positivo o anche il negativo.

L’arte contemporanea e la musica grime non sono due settori esattamente pop, ma sono convinta che lo diventeranno presto. Quanto conta per te il successo commerciale?
Non è importante! Non fraintendermi… sarei felicissimo se il mondo mi conoscesse e conoscesse la mia musica, ma la cosa più importante sarà sempre scrivere quello che mi pare! E amo vivere così! Finché riuscirò a tirare avanti in questo modo lo farò, sono molto felice del mio lavoro, di scrivere musica.

Qual è il tuo rapper/producer grime inglese preferito?
Per quanto possa sembrare di parte… Nico Lindsay è in assoluto il mio preferito. Ascolta anche cosa fa Greg Simkins, un altro artista che io e Opake apprezziamo molto!

Anche tu bevi il tè alle 5 di pomeriggio?
A Londra beviamo il tè un po’ a tutte le ore… Soprattutto la mattina, prima di lavorare. Alcuni preferiscono il caffè per svegliarsi più in fretta, io me ne concedo una tazza ogni tanto.

Laure Prouvost, Trim, birra e patatine fritte

LAURE PROUVOST

E tu Laure? Com’è nata questa collaborazione?
La mastermind del mio studio, Ciaran Wood, è un’appassionata di grime e devo dire che mi ha contagiata. Quando abitavo a East London ascoltavo tantissima musica del genere.

Cosa ne pensi della musica di Trim?
Penso che abbia tantissimo talento. La musica grime è immediata, mi piace che sia una sorta di reazione intuitiva allo spazio e al tempo in cui viviamo. Cantare dei propri sentimenti, di quello che ti succede nel quotidiano… lui è molto personale e il suo lavoro mi emoziona molto. Ad esempio, il video qui sotto. Questa è poesia, attraversa la cultura orale e quella del canto. Vera poesia.

Ti interessa la musica grime? Se si, ci fai il nome di un produttore o di un rapper che ti piace?
Mi piace tanta musica grime, è difficile scegliere. Uno dei primi pezzi che mi è rimasto in testa è Bow E3 di Wiley. L’ho ascoltata davvero tanto quando vivevo nell’E5, a East London.

Quanto è importante il concetto di collaborazione nel tuo lavoro?
Amo collaborare, soprattutto con i musicisti. Mi piace che sia una sorta di cantiere sempre aperto: sviluppare insieme il sound, trovare il giusto flow. Non devo più limitarmi alle sole immagini.

L’arte contemporanea e la musica grime non sono due settori molto pop, ma sono convinta che lo diventeranno presto. Quanto conta per te il successo commerciale?
Devono diventare più popolari e penso che possano riuscirci. La cosa più importante è che l’arte arrivi dalle viscere, devono essere concetti e sensazioni che non si possono esprimere in altro modo. Io ho scelto di diventare un’artista perché non riuscivo a esprimere certe cose in nessun altro modo. Per questo è così importante trovare un proprio linguaggio, per poterci giocare e per poter collaborare con altri grandi artisti.

Qual è il tuo artista contemporaneo inglese preferito?
Ovviamente Trim.

Anche tu bevi il tè alle 5 di pomeriggio?
Alle 10, alle 11 e a mezzogiorno. Poi anche alle 4 e alle 5.

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