Dita Von Teese: il solo pronunciare questo nome evoca un universo dorato, dove retrò, classe, eleganza e un gusto davvero spiccato sono in primo piano, sempre. Pelle diafana, capelli corvino con riflessi blu, labbra rosso vermiglio e uno stile che non passa davvero inosservato.
Ma come avrà fatto Dita a creare il suo celeberrimo glamour? Quali sono i suoi segreti di bellezza? Ebbene, la regina del Burlesque, fashion designer e ora anche scrittrice, ci racconta tutto in Your beauty mark, guida definitiva “all’eccentric glamour” ricca di spunti e curiosità, scritta con la sua collaboratrice Rose Apodaca e disponibile dall’1 dicembre.
È proprio showgirl in persona a spiegarci questo concetto, oltre a raccontarci come è nato il manuale, a rivivere il suo primo spettacolo di Burlesque e a confessarci come il glamour sia assoluto protagonista nella sua vita.
Come ti è venuta l’idea di scrivere un libro sulla bellezza? Non vuoi tenere per te i tuoi segreti?
No, desideravo raccontare tutto ai miei fan e agli amanti del glamour retrò e ho cercato di ispirare le persone a provare qualcosa di nuovo e differente dalla loro solita beauty routine. Inoltre, volevo raccontare la mia personale storia riguardante il glamour e volevo scrivere una narrazione piacevole che si intrecciasse in modo fluido alla storia della bellezza.
la mia routine di base si riduce a una questione di minuti
Cosa intendi quando parli di “eccentric glamour”?
Mi riferisco all’arte di creare la bellezza e la teatralità, che si distacca totalmente dal tipico ideale di bellezza.
Il tuo libro è alquanto unico e originale, contiene dei consigli che non sono mai stati dati in altri volumi di bellezza. È stato difficile differenziarsi dalle solite beauty guides già pubblicate?
Non è stato difficile, gli altri libri sulla bellezza sono incentrati su regole e consigli su come “essere adeguate”. Nel mio libro parlo col cuore, racconto la mia storia personale sul modo in cui, imparando come creare il glamour, la mia vita è cambiata. Ci sono anche alcuni dei miei collaboratori più stimolanti che raccontano le loro storie. Questo volume ha una prospettiva completamente diversa di ciò che sono la bellezza e il glamour. Tutti gli altri libri moderni a cui ho dato uno sguardo sono davvero basici. Il mio è un volume imponente, che è divertente da leggere con tutti i segreti che ho rivelato, con foto e descrizioni.
Cos’è per te la bellezza?
Amo le storie dei “brutti anatroccoli”, persone che hanno saputo creare il loro glamour in un modo davvero differente e memorabile. Non mi interessa la bellezza naturale. Sono molto più colpita da quelle persone uniche che si sono trasformate in cigni grazie a uno stile del tutto proprio. Mi piacciono le caratteristiche diverse dal comune e anche la bellezza stravagante, che è molto più rara e interessante del bell’aspetto. Amo l’arte del coltivare la propria individualità, e amo l’eleganza, la gentilezza e la generosità. Non esiste la bellezza se manca tutto questo.
Il tuo allure è lo stesso delle dive del passato. Quali attrici e perfomer del secolo scorso hanno anno influenzato il tuo stile?
Amo le grandi interpreti di Hollywood: star come Rita Hayworth, Marlene Dietrich e Mae West. Le adoro.
La bellezza può incentivare l’autostima
Quanto la bellezza è relazionata al tempo che impeghi a seguire regole e routine? È ancora possibile coltivare la bellezza in un’epoca dove siamo sempre così impegnati?
Non impiego molto tempo per prepararmi in giorni normali… ho la mia routine di base che si riduce a una questione di minuti. È importante darsi delle priorità e concentrarsi. Prendersi del tempo per curare te stesso può migliorare la giornata in tanti modi. La bellezza ha il potere di trasformare e può incentivare l’autostima.
Il Burlesque: quanto ha influenzato il tuo approccio alla bellezza?
Sono stata molto influenzata dai musical in Technicolor degli anni ’40, e proprio questi mi hanno ispirato a ideare il mio primo show di Burlesque nei primi anni ’90. Volevo creare degli spettacoli di strip tease ma realizzandoli sempre con l’ispirazione ai film classici. Non c’era molto sulla scena burlesque quando ho cominciato io, e l’unica fonte di ispirazione che ho avuto proviene dai libri che ho letto, dalle fotografie che visto e dai pochi e brevi momenti di Burlesque presenti nei film. Ho dovuto creare più che prendere spunto. C’è un intero capitolo incentrato sul makeup burlesque e l’illuminazione omogenea nel mio libro.
Ti va di condividere con noi il ricordo del primo tuo show come Burlesque performer?
Il mio primo spettacolo di Burlesque è stato in uno strip club in California nel 1991. C’è voluta una lunga evoluzione da quel momento prima che i miei show diventassero come sono adesso. La mia prima vera performance di Burlesque è stata nel 1994 durante un fetish party a Los Angeles. Ho eseguito una fan dance con dei ventagli rosa di piume di struzzo indossando solo cristalli Swarowski su tutto il corpo. I miei show da allora sono diventati sempre più sontuosi negli anni. La prima volta che mi sono esibita nella mia coppa di Martini gigante era il 2000.
Quanto è diversa Dita nella vita privata rispetto alla vita pubblica?
Beh, non sono sempre pronta per il red carpet, ci sono vari gradi di glamour nella mia vita di tutti i giorni. Ma non ho un alter ego o uno stile differente da quello per cui sono nota.
Ascolti della musica quando ti dedichi al tuo make up? Qual è la tua playlist?
In questo momento amo:
1. “Too Much” di Pale
2. “I’ve Been Thinking” di Handsome Boy Modeling School featuring Cat Power
3. “S’Cooled” di Blood Orange
4. “Here She Comes Again” di Röyksopp
5. “Johnny and Mary” di Todd Terje featuring Bryan Ferry
6. “Is That All There Is?” di Peggy Lee