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Simon Nogueira, il genio del parkour che vive sui tetti di Parigi

Le sue acrobazie sulla capitale francese l’hanno portato ovunque, dai video rap al mondo di ‘Assassin’s Creed’, e ora è diventato una star di TikTok, dove ha tre milioni e mezzo di follower: «In volo l’unica cosa che conta è il presente»

Foto: Simon Nogueira

Ne puoi scorgere la silhouette mentre è intento a correre e volteggiare tra i tetti, può saltare da altezze di 30 metri senza rete, non soffre di vertigini né ha paura del vuoto e, chi sa, magari nel tempo libero combatte anche i cattivi. No, non è Batman, ma è Simon Nogueira.

Con tre milioni e mezzo di followers su TikTok, Simon è uno degli atleti di parkour più famosi al Mondo. Questo sport è stato creato dai samurai urbani o Yamakasi negli anni ‘90 proprio in Francia, il suo nome sta a significare “parcours” ovvero “percorso”. I suoi atleti sfidano, con efficienza e velocità e facendo affidamento unicamente sul loro corpo, degli ostacoli in palestre o in ambienti urbani.

Simon ha scelto come habitat naturale i tetti di Parigi, patrimonio UNESCO, ma non per vivere la magia del sogno parigino di mansarde, chambre de bonne e lumicini stile Aristogatti. Anche se a volte lui stesso dice di avere l’impressione di comportarsi come un gatto, ha deciso di vivere le sue avventure tra le caratteristiche sagome dei solai dei palazzi haussmanniani della capitale francese per ritrovare una dimensione quasi metafisica: «Quando la polvere sullo zinco inclinato dei tetti può potenzialmente farmi scivolare a ogni passo, la mia attenzione è al massimo. La mia mente è vicina al mio corpo, sui tetti si crea una sorta di bolla senza tempo in cui l’unica cosa che conta è il momento presente. Inoltre, Parigi dall’alto è molto più tranquilla e molto più piacevole da vivere».

Foto: Simon Nogueira

Mente creativa dietro la French Freerun Family, Simon è l’artista di punta di un collettivo di sei acrobati e videomaker. Tra un salto a strapiombo nel vuoto, una capriola sull’Opéra Garnier e una discesa in scivolata su una ringhiera panoramica su Montmartre, Simon ha guadagnato 3,5 milioni di followers su TikTok che ne seguono le esplorazioni. I suoi video arrivano ad avere anche 41 milioni di visualizzazioni. Nota bene: non è un profilo per deboli di cuore.

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«Mi piace l’idea di essere in grado di catturare il mio punto di vista durante le esplorazioni e mostrare gli angoli poco visitati, integrando il mio corpo nelle immagini in modo armonioso e sorprendente», dice. «I social network (non solo TikTok, ma anche Instagram) mi consentono di condividere le mie creazioni con un grande pubblico e sono onorato dell’impatto delle mie pubblicazioni».

Tra i contenuti più di successo nei suoi canali social ci sono quelli della sua esplorazione di Notre-Dame prima dell’incendio che ne ha deturpato l’architettura: «Sono salito su Notre-Dame prima dell’incendio. É stato magico poter guardare da vicino i gargoyle e ogni pezzo della Cattedrale. Ho sentito la risonanza del suono delle campane da vicino, l’odore del legno del campanile, ogni protuberanza… Un’esplorazione che ha coinvolto tutti i miei sensi».

Foto: Simon Nogueira

Queste imprese da “escursionista cittadino” lo hanno portato ben presto a essere notato anche da mondi tradizionalmente vicini a quelli del parkour: il mondo del rap e il mondo dei videogame. Oltre a interpretare un personaggio in carne e ossa di Assassin’s Creed per alcune attività promozionali nel 2014, Simon è stato anche il protagonista di alcuni videoclip musicali. «Sono molto ispirato dal rap di Dooz kawa, Lucio Bukowski, Hugo Tsr. La musica ha su di me un effetto galvanizzante, detto questo non mi permetto di ascoltarla quando cammino sui tetti, perché devo stare molto attento, ma ne ascolto molta durante l’allenamento in palestra».

Simon è nato nello stesso anno dell’uscita di Yamakasi, il film di Luc Besson che ha aiutato a rendere famosa la sua disciplina. Invitato in tv in Francia e all’estero, è spesso intervistato dai giornali sportivi, ma non solo (ne siamo il chiaro esempio noi che scriviamo). Tiene delle lezioni per chi vuole avvicinarsi al parkour, ma non vuole convincere a praticare nessuno che non si senta convinto al 100%. La sua scalata quotidiana ai tetti, frutto di dedizione, allenamento e passione oltre che essere una dichiarazione d’amore per la sua città, Parigi, è portatrice di un messaggio di empowerment per tutti: «Quando condivido la mia passione, quando parlo della disciplina che esercito, faccio attenzione a non influenzare le persone e a non metterle in pericolo, perché sono ben consapevole che quello che faccio è abbastanza estremo. Ho solo un messaggio da trasmettere: tutto è possibile, devi solo crederci abbastanza».

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