Non ha dubbi Yendry quando le chiediamo cosa rappresenti per lei lo stile: «Lo streetwear è inclusione». La musicista 29enne è infatti stata scelta da Zalando per la sua nuova campagna “Lascia il segno”. Classe ‘93, ha iniziato l’ascesa nella musica grazie alla partecipazione alla sesta edizione di X Factor per poi prendere il volo grazie ai Materianera, alla collaborazione con J Balvin fino all’affermazione da solista. Tanto che l’ex presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, ha inserito Ya, un suo brano, tra le sue canzoni preferite del 2021. Ora il videoclip su Youtube conta su 1,7 milioni di visualizzazioni.
E così oggi la ritroviamo insieme all’attore e cantante tedesco-spagnolo Aron Piper, al musicista polacco Żabson, al rapper francese Chilla, al gruppo di ballerine star dei social Let It Happen e tanti altri nella campagna “Lascia il segno” che celebra lo stile unico di ciascuno come cuore della cultura street. Un progetto che comprende uno spot Tv, dove ciascuno di loro esprimerà il proprio stile e la propria interpretazione dello streetwear per riflettere sulla diversa natura della comunità in tutta Europa. Un documentario girato dall’artista e regista newyorkese Clayton Vomero e dal fotografo francese Maciek Pozoga, sullo styling curato da Imruh Asha. A margine di questo lavoro abbiamo incontrato Yendry per farci raccontare com’è stato essere inserita in un contesto così creativo e per capire in che modo è possibile arrivare ad avere uno stile che sia inimitabile.
Yendry, stai lavorando a qualche progetto musicale che vedrà presto la luce?
Sì, attualmente sto lavorando al mio album di debutto. Sono entusiasta di pubblicare nuova musica e presentarmi al mondo. È stato un grande viaggio lavorare con persone di diverse città che mi hanno aiutato a mostrare le mie radici, la mia cultura e il mio background musicale.
Quanto ti mancavano gli spettacoli dal vivo?
Negli ultimi due anni è stata dura non potermi esibire, ma appena la situazione pandemica è migliorata ho iniziato a fare spettacoli dal vivo e posso dire che mi erano mancati tanto. La musica dal vivo è molto importante per me come artista perché è in quel momento che riesco a connettermi direttamente con le persone. Credo che tutti noi i questi anni avevamo perso l’energia che derivava dai concerti in questi tempi difficili.
Come è cambiata la tua musica rispetto agli esordi?
Più che un cambiamento, potrei dire che la mia musica è in continua evoluzione in base a quello che sto passando e alle mie esperienze. Ho sempre avuto un approccio molto sperimentale nel processo creativo, ma ora che viaggio tanto e incontro molte persone nuove, sento che la mia musica è stata influenzata dalla scoperta di molteplici suoni. E continuerà a evolversi di sicuro, questa è la parte eccitante del mio lavoro!
Il pop latino sta vivendo un momento molto intenso, ricco di novità e contaminazioni. Quali sono le influenze più importanti per la tua musica?
Cerco sempre di mostrare le mie radici, ma con un approccio moderno. Che sia sincero rispetto alla mia scrittura e che mi permetta di osare nei suoni, ma allo stesso tempo di tenerlo accessibile a qualsiasi tipo di pubblico. Le mie influenze vanno da Juan Luis Guerra e Yoskar Sarante a Burial, Massive Attack e Jai Paul, tra gli altri. Questo mi aiuta ad avere una mentalità aperta vado in studio.
Tutti artisti con grande stile, come te che sei anche ambasciatrice di alcuni importanti brand. Come Zalando, che ti ha scelta per la sua campagna. Cosa significa per te “avere stile”?
Per me “avere stile” non ha una definizione chiara, si tratta davvero di essere senza paura, osare e sentirsi a proprio agio con se stessi. Vedo i vestiti come un modo per esprimere la mia personalità, a volte anche il mio stato d’animo, e per inviare un messaggio da artista. Mi piace nello stesso tempo non prendermi troppo sul serio quando si tratta di moda, ci gioco, a volte indosso le t-shirt come gonne e le do il mio tocco personale. È divertente!
In questo caso il tutto è tenuto insieme dal termine “streetwear”. Che significato associ a questa definizione?
All’inclusione, perché chiunque può accedervi ed è uno stile che si è evoluto di generazione in generazione. Amo lo “streetwear”, è il mio quotidiano preferito, mi fa sentire a mio agio in studio, durante le prove, in viaggio, ma lo rendo comunque mio aggiungendo gli accessori che preferisco.
Com’è stato lavorare a questo progetto, che include altri talenti da tutta Europa?
Mi è piaciuta l’atmosfera naturale di questa campagna, e anche nel modo in cui abbiamo girato tutto, c’era un’energia molto interessante in circolo. Provenendo da diversi background culturali, è sorprendente vedere i marchi offrire alla mia generazione una piattaforma per abbracciare la propria personalità e trasmettere un messaggio positivo.
Lo spot è stato girato dal famoso artista e regista newyorkese Clayton Vomero e dal fotografo francese Maciek Pozoga. Come ti sei trovata con loro?
Li ho incontrati sul set e posso dire che hanno un modo di lavorare molto specifico. Amo quando c’è una connessione umana tra fotografi, registi e artisti. Ricordo che Clayton mi disse di essere me stessa e divertirmi e a Maciek bastava conversare con me mentre scattava le foto. Mi ha fatto sentire a mio agio e più fiduciosa. Mi è piaciuto lavorare con entrambi!
Che consiglio daresti ai giovani ancora alla ricerca del loro stile?
So che può essere difficile trovare il nostro stile a causa di come si sviluppano le mode e le nuove tendenze, perché sono in continua evoluzione. Siamo costantemente influenzati dagli input dei media, ma allo stesso tempo dobbiamo ricordarci di essere davvero unici. Per cui il modo migliore per esprimerci è mettere in evidenza la nostra personalità, giocare con le mode e non preoccuparci troppo di ciò che pensano gli altri.