Le nostre letture suggerite per un’estate a metà. Vanno bene sotto l’ombrellone ma anche in montagna, roba da portare un po’ ovunque per leggere in santa pace. E se siete già partiti, potete sempre cercare la versione ebook: ci sarà pure un wi-fi sulla vostra isoletta greca.
“Giorni selvaggi. Una vita sulle onde” di William Finnegan (66thand2nd)
Una dipendenza lunga una vita. Finnegan, giornalista del New Yorker, descrive in questa autobiografia la sua passione per il surf, uno sport che è soprattutto un modo di vivere, e che l’ha spinto a inseguire le onde di tutto il mondo in un’esistenza selvaggia e senza legami.
“Tra me e il mondo” di Ta-Nehisi Coates (Codice Edizioni)
L’autore americano – che ha firmato la nuova serie di fumetti Marvel Black Panther – scrive una lunga lettera al figlio adolescente, spiegando che cosa significa vivere dentro un corpo afroamericano in un paese pieno di squilibri sociali e razziali come gli Stati Uniti.
“The Sick Bag Song” di Nick Cave (Bompiani)
Il diario dell’artista in viaggio, scritto sui sacchetti per il vomito che si trovano in aereo. Con The Sick Bag Song emerge il lato più intimo (e narcisistico) di Cave; oggi è un signore di mezza età coi baffi, ma questo libro ci ricorda quanto è ancora selvaggio e pericoloso.
“Il fermaglio” di Sloane Croasley (Einaudi)
Tre ex compagni di college si ritrovano dopo anni: in comune possiedono una certa infelicità. Si lanciano così in un’improbabile caccia al tesoro per ritrovare la collana che ha ispirato Maupassant. Il fermaglio è piaciuto molto a Michael Chabon, uno che di trame se ne intende.
“Shaft” di Ernest Tidyman (BigSur)
Scritto nel 1970, ha ispirato l’omonimo cult di Gordon Parks, capostipite del cinema blaxploitation. Shaft è un detective nero di New York: un giorno, un gangster di Harlem gli affida il compito di ritrovare sua figlia, rapita dalla mafia italiana. Ma è solo l’inizio di enorme intrigo.
“Io sono vivo, voi siete morti” di Emmanuel Carrère (Adelphi)
Carrère adora Philip K. Dick al punto da considerarlo “un Dostoevskij della nostra epoca”. A 35 anni decise di raccontarne la storia: spezzata, infelice, visionaria e lucida, come i suoi romanzi. Come in Limonov, l’autore francese dà il suo meglio quando trasforma la vita in avventura.
“Yeruldelgger” di Ian Manook (Fazi Editore)
Chi ha detto che i migliori thriller sono nordici? Nel romanzo di Manook il commissario di turno è mongolo (Yeruldelgger è il suo nome) e indaga su un inquietante serie di omicidi a sfondo sessuale, dai gelidi deserti dell’Asia Centrale fino ai sordidi bassifondi di Ulan Bator.
“His Bloody Project” di Graeme Macrae Burnet (Contraband)
Finalista al Man Booker Prize, è uno di quei casi di “thriller scritti bene” che si possono leggere senza sensi di colpa. Nel 1869, un diciassettenne scozzese è arrestato per un brutale triplice omicidio nelle remote Highlands scozzesi. Ma che cosa lo ha spinto a uccidere?
“Animals Are Delicious” di Sarah Hutt, Dave Ladd (Phaidon)
Un libro illustrato per genitori nerd, che non temono che i loro figli possano diventare carnivori. Tre parti pieghevoli che descrivono la catena alimentare di cielo, terra e mare, attraverso splendidi diorami creati amorevolmente con la rimpianta cartapesta. Qualcuno ha sempre fame.
“La famiglia Fang” di Kevin Wilson (Fazi Editore)
L’uscita dell’omonimo film a settembre (diretto da Jason Bateman) è un’ottima occasione per recuperare questo romanzo agrodolce. Caleb e Camille sono due famosi performer, che hanno fatto della loro vita un’opera d’arte. Ma con quali conseguenze per i loro poveri figli?
“Superonda. Storia segreta della musica italiana” di Valerio Mattioli (Baldini & Castoldi)
Il racconto di quei coraggiosi musicisti che tra il 1964 e il 1976 sono riusciti a proiettare la musica italiana all’estero, creando linguaggi originali e influenzando generazioni di artisti: Ennio Morricone, Alan Sorrenti, Mario Schifano, Berio, Franco Battiato e molti altri.
“The Hollow of the Land” di PJ Harvey, Seamus Murphy (Bloomsbury Circus)
Il debutto nella poesia della cantautrice inglese, con un volume in collaborazione con il fotografo e film-maker Seamus Murphy. È il racconto in versi delle impressioni lasciate da un viaggio in Kosovo, Afghanistan e Washington DC. È disponibile in due edizioni: coffee table e paperback.
“La mia vita funkadelica” di George Clinton (BigSur)
L’autobiografia del padrino del funk è stata votata da Rolling Stone come uno dei migliori libri musicali dell’anno. Il viaggio in prima persona nella mente del genio che ha rivoluzionato la black music, venerato oggi da artisti come Snoop Dogg, D’Angelo e Kendrick Lamar.
“Io e Mabel” di Helen Macdonald (Einaudi)
Sottotitolo: L’arte della falconeria. Helen, una donna sola, cade in depressione dopo la morte del padre. Trova conforto in un’ossessione: l’addestramento di un grosso rapace predatore. Comprende così la natura selvaggia del dolore, ma anche il bisogno di fare parte di una comunità.