Dua Lipa
Tra le prime ad arrivare sul red carpet del Metropolitan Museum, Dua Lipa, host dell’apertura della mostra di quest’anno (Karl Lagerfeld: A Line of Beauty), viene difficilmente superata per il resto della soirée. E con lo Chanel vintage indossato in passerella nel 1992 da Claudia Schiffer mette tutti a tacere. Be the one.
Janelle Monáe
Direttamente dal circo di Monte Carlo, ecco la ragazza dell’hula hoop (in Thom Browne). La crinolina, la mutandazza, gli scarponi e pure il giaccone bicolor sopra: tutto sbagliato. Lei sembra divertirsi. Da sola.
Rihanna e A$AP Rocky
L’effetto noia ormai potrebbe essere dietro l’angolo: da Rihanna sappiamo sempre cosa aspettarci. Ma Riri, va detto, non sbaglia un colpo e resta la regina indiscussa del Met Gala. E poi come porta lo strascico lei (quest’anno con aggiunta di fiorelloni, courtesy of Valentino) nessuna. A$AP completa il quadretto con vibe tartan. Fighissimi – e in un ritardo che solo loro possono permettersi.
Olivia Wilde
Gli abiti che, semplicemente, non “bucano”. Olivia Wilde, in crisi esistenzial-professionale dopo il naufragio di Don’t Worry Darling, non è a fuoco neanche in fatto di look, nonostante sia un vintage Chanel. Oltre al danno, la beffa: Margaret Zhang, direttrice di Vogue China, arriva sul tappeto rosso con lo stesso outfit. Ouch.
Kim Kardashian
Nell’esubero di perle e perline lagerfeldiane, Kim ne piazza 50.000 sul suo Schiaparelli e come sempre sbanca. Marilyn, che ha omaggiato (non senza inutili polemiche) l’anno scorso, sarebbe decisamente amused.
Kendall Jenner
Va bene il Marc Jacobs no-pants con tanto di chiappe de fòra. Ma un solo consiglio: Kendall, impara dalla sorellastra (vedi sopra) come si sta sul red carpet del Met Gala. Anche perché quest’anno ti sei fatta battere pure dal boyfriend Bad Bunny.
Nicole Kidman
La Satine di Moulin Rouge! indossa lo stesso identico abito usato nello spot per il profumo Chanel n. 5 diretto da Baz Luhrmann, vent’anni dopo. C’è da aggiungere altro?
Margot Robbie
Sui social c’è un trend che anima moltissimo i fashionisti: liberate Margot Robbie dal suo contratto con Chanel. E anche qui: c’è da aggiungere altro?
Glenn Close
Parlando di strascichi, tra i tantissimi (troppi?) presenti anche quest’anno, il premio per il mix di eleganza e ironia va a Sua Maestà Glenn Close (in Erdem). L’omaggio a Karl è pieno di sense of humour, ma c’è anche una classe che solo le grandi signore del cinema possono vestire. Letteralmente.
Jenna Ortega
Ingabbiata dalla darkness della sua Mercoledì, Jenna Ortega forse si è sbagliata: deve aver mandato il suo RSVP all’invito alla festa anni ’80 coi vecchi compagni di liceo. Thom Browne colpisce ancora: e male.
Pedro Pascal
Al daddy preferito dall’Internet si perdona tutto: anche il pantaloncino corto. Ma chi l’avrebbe mai detto che un giorno del Mandaloriano avremmo pensato: come porta lui il rosso Valentino…
Lil Nas X
Per il genere cosplayer del Lucca Comics, sempre più rischioso al Met Gala, ecco il re indiscusso. Tra Apocalypto e Cats, sembra di essere al Cantante mascherato. Giù la ma-sche-ra! Giù la ma-sche-ra!
Jared Leto
La domanda è la solita: Jared ci è o ci fa? Noi siamo per la tesi: ormai ci percula tutti. E l’omaggio a Choupette, l’adorata gattina di Monsieur Lagerfeld, ne è la prova provata. Miao.