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Alla scoperta della città felice con Opel Grandland X

Ongi otorri Donostiara! Benvenuti a San Sebastián! Così, con nuvole atlantiche e squarci di sole che si alternano in corsa veloce sul Golfo di Biscaglia, ci accoglie la squadra Opel in occasione del test di guida del nuovo SUV Grandland X. Appare chiaro da subito che la città e l’area che la circonda sono una […]
Opel Grandland X - Foto stampa

Ongi otorri Donostiara! Benvenuti a San Sebastián!
Così, con nuvole atlantiche e squarci di sole che si alternano in corsa veloce sul Golfo di Biscaglia, ci accoglie la squadra Opel in occasione del test di guida del nuovo SUV Grandland X. Appare chiaro da subito che la città e l’area che la circonda sono una scelta felice, non c’è che dire, e si qualcuno è in cerca di un luogo speciale per vivere il resort basco spunta molte caselle: città cosmopolita per definizione, paradiso dei gourmet e sede della prima università culinaria al mondo, meta di surfisti e ritiro per pensatori, la curva della Playa de la Concha, dominata da una mezzaluna di palazzi e alberghi in stile Belle Epoque, risveglia languori e nostalgie letterarie, in un senso di tranquilla eleganza sempre più raro da incontrare. Il luogo è pervaso da un’atmosfera di semplicità e sofisticazione che qui sembra essere rimasta intatta, sospesa in un equilibrio privo di sforzi, come allineata in equilibrio al mattino sta la flotta di Grandland X, disposta lungo il fiume sotto alle finestre della nostra dimora, lo storico Hotel Maria Cristina.

La notte ha portato una leggera spolverata sulle montagne alle nostre spalle e i boschi di pini sono coperti di neve, mentre davanti a noi l’architettura audace del moderno Kursaal riflette il mare assolato. Il luogo, architetture parigine e palazzi da archistar, ha la personalità di un quadro d’avanguardia e non stupisce che San Sebastián sia sede di uno dei più importanti festival cinematografici europei, una manifestazione dall’andatura molto rilassata e per questo amatissima da star come John Malkovich o Penélope Cruz, per dirne due. Arte e creatività sembrano scandire gli appuntamenti di San Sebastián, che quando non è alle prese con il cinema si butta sulla musica, con il festival Jazzaldia e le performance di gente come Herbie Hanckok, il geniale pianista di Miles Davis e fondatore dei Weather Report, che ti improvvisa una jam session in spiaggia, mentre il Boss Bruce Springsteen cerca da anni di comprare una casa fronte mare, pare fino ad oggi senza troppo successo.

Opel Grandland X – Foto stampa


Città felice ed esclusiva quindi, regolarmente a podio nelle classifiche di vivibilità di tutto il mondo, ed eccellente punto di partenza per il nostro test Grandland X. Partiamo prestando massima attenzione ai limiti di velocità, che da queste parti con le regole stradali sembrano essere più nordici che latini, e Grandland X si muove silenziosa e stabile. Interni solidi e spaziosi, interattività di ultima generazione e cambio a otto marce piuttosto fluido, il motore duemila turbo-diesel distribuisce i suoi 177 cavalli con docilità, mentre il peso ridotto, tra i più bassi della categoria, regala una sensazione di guida quasi da berlina. Certo, il baricentro fondamentalmente rimane quello di una sport utility, ma Grandland X possiede una caratteristica tipica delle macchine disegnate bene: dall’esterno sembra grande ma una volta che ci si mette alla guida si rimpicciolisce: è così che l’ha pensata Uwe Müller, Chief Exterior Designer del progetto, e questo sembra essere uno dei pregi non banale che rendono Grandland X una vettura per tutti i giorni.

Il nostro viaggio si srotola tra i boschi dei paesi baschi, tra spiagge che ricordano la Normandia e scenari che improvvisamente si fanno alpini. Un occhio all’orologio e il tempo è volato, le luci si fanno scintillanti e la città ci richiama a sé. In perfetto stile Belle Epoque un drink di aperitivo al Dry Bar del Maria Cristina e poi due passi verso il ristorante da stella Michelin Amelia, cosa che non sorprende visto che l’area compresa tra Bilbao e San Sebastián accoglie una decina circa di cuochi stellati. Anche il momento di partire arriva in fretta. Il cielo è di piombo ma non piove e la vita della città brulica di attività portate avanti con invariabile tranquillità. Chi chiude il mercato del pesce, chi si fa uno, due, tre giri di pinxtos, la versione basca delle tapas, chi aspetta l’onda giusta e chi si fa una corsa sulla spiaggia, chi cammina con il cane per un passeggio verso il parco artistico El Peine del Viento, dove le sculture del famoso artista basco Eduardo Chillida giocano con l’aria e si lasciano investire dalle onde dell’oceano. Davvero città felice San Sebastián. Ce la lasciamo alle spalle con un ultimo trasferimento su Grandland X, a ritmo rilassato che tanto non c’è fretta.

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