La storia di Anvil Motociclette varrebbe da sola qualche pagina di racconto. Due amici con la passione genuina per le moto che decidono di aprire un’officina in mezzo alle campagne piacentine, lasciando praticamente tutto quello che avevano costruito fino ad allora. Phonz e San Marco si mettono le tute da lavoro e alzano la saracinesca del loro covo, all’inizio degli anni Dieci.
E da lì, crescendo piano, forgiano la loro identità. O meglio, il loro stile di vita. Plasmato a furia di bulloni da stringere, parti da saldare e ruggine da grattare via, i due cuori di Anvil si sono dati da fare per costruire, con pazienza e con credibilità, il loro garage. «Anvil Motociclette è un progetto che deve crescere poco per volta», raccontano. «Per questo abbiamo scelto di non accelerare i tempi, per non sfruttare il boom delle moto e poi restare con niente in mano. Puntiamo tanto sulla nostra credibilità, non vogliamo esagerare. In un mondo così c’è bisogno di un approccio sano e grazie a questo siamo tra i pochi customizzatori italiani conosciuti anche in Europa».
Anvil Motociclette è un progetto che deve crescere poco per volta
Abbiamo unito la tecnica, l’esperienza e la qualità di Colmar al nostro lifestyle. È stato molto naturale». Un parto naturalissimo, quindi, quello di Phonz e San Marco e l’azienda monzese, che da una prima intuizione sta diventando una realtà preziosa e forte all’interno della collezione.
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