Bernie Sanders ha ufficialmente endorsato (o meglio, sostenuto) Hillary Clinton, ponendo ufficialmente fine alla sua campagna elettorale per la nomination democratica per le primarie.
La dichiarazione arriva un mese dopo la vittoria di Clinton alle primarie, con il raggiungimento del sostegno dei 2.383 delegati necessari per ottenere la nomination.
«Fatemi iniziare ringraziando i 13 milioni di americani che mi hanno votato durante le primarie», ha detto oggi Sanders in un discorso in New Hampshire insieme a Clinton. Ha anche ringraziato i volontari e i finanziatori. «Insieme abbiamo iniziato una rivoluzione politica per trasformare l’America, e la rivoluzione continuerà». Ha poi continuato: «Il Segretario Clinton ha vinto la nomination democratica, e le faccio i miei complimenti. Farò tutto quello che posso per far sì che lei sia il nuovo presidente degli Stati Uniti».
Bernie Sanders si è candidato alle primarie a maggio 2015, e con mesi di campagna sui temi dell’ineguaglianza salariale, dell’aumento del salario minimo e incitando a una “rivoluzione politica” ha accolto le istanze di molti giovani e di chi non aveva più fiducia nel sistema politico. Senatore del Vermont da sempre indipendente, ha raccolto fondi per la campagna da soli investitori privati e ha portato a casa il voto di circa 1.900 delegati.
Insistendo anche dopo che i numeri l’avevano dato come sfavorito, è riuscito a spostare “a sinistra” il Segretario Clinton, che ha dichiarato recentemente di voler tagliare le tasse universitarie a causa delle quali molti giovani si indebitano.
«Sono qui non per parlare del passato, ma per focalizzarmi sul futuro», ha detto Sanders. «Sono qui per rendere chiaro che sostengo Hillary Clinton, e che deve essere il nostro prossimo presidente».