Il Consiglio dei ministri ha approvato all’unanimità la cosiddetta “road map” che punta ad allentare le misure anti-Covid da aprile, appena dopo la fine dello stato di emergenza prevista per il 31 marzo.
Anche il mondo della musica e il comparto live, dopo un biennio difficile, potranno tirare un sospiro di sollievo: dal primo aprile, infatti, decadrà ovunque il limite alle capienze nelle strutture. Quindi anche la capienza degli stadi tornerà al 100%, tenendo fermo l’obbligo di presentazione del green pass base e la necessità, fino al 30 aprile, di indossare la mascherina, per avere accesso agli eventi. Insomma: i tempi sembrano maturi per poter tornare a godere al massimo dell’esperienza della musica dal vivo.
A partire dalla stessa data verrà meno anche l’obbligo di presentazione del Super green pass nei luoghi di lavoro per gli over 50 (a chi ha superato questa soglia d’età – per cui in linea generale l’obbligo di vaccino resterebbe in vigore – sui luoghi di lavoro sarà richiesto soltanto il certificato base, fino al 30 aprile).
Il certificato rafforzato resterà invece in vigore fino al 30 aprile per la ristorazione al chiuso (per i turisti stranieri cade già dal primo aprile), centri benessere, sale gioco, discoteche, congressi ed eventi sportivi al chiuso.
L’obbligo vaccinale, invece, resterà in vigore fino a fine anno per il personale sanitario e delle Rsa. Attualmente l’ultima tappa che prevede il “capolinea” per tutte le restrizioni è il 15 giugno, quando è prevista la fine dell’obbligo vaccinale anche per i summenzionati over 50.
Il primo maggio sarà un giorno importante che segnerà un prima e un dopo in questi due anni difficili, rompendo definitivamente la routine a cui siamo ormai abituati: a partire da quella data, infatti, ogni obbligo di Green Pass verrà eliminato definitivamente, così come anche ogni obbligo di indossare le mascherine.
Il governo ha anche ridisegnato l’impianto tecnico che dovrà occuparsi di traghettare il Paese fuori dall’emergenza pandemica: da aprile verrà eliminata la suddivisione delle regioni con i colori bianco, giallo, arancione e rosso. Inoltre, decadranno il Comitato Tecnico Scientifico e la struttura del commissario straordinario Francesco Paolo Figliuolo, che saranno sostituiti da una nuova struttura che, in una fase iniziale, sarà gestita dal ministero della Difesa e poi al ministero della Salute. Resteranno invece per ora il monitoraggio settimanale e il bollettino diffuso giornalmente sull’andamento dei contagi e dei ricoveri.