Design su quattro ruote, ricerca del dettaglio, modelli costruiti pensando al bello e al futuro che avanza. Il tutto, per una manifestazione come il Salone dell’Auto di Torino che ha la sua punta di diamante nell’assegnazione di uno dei premi europei più prestigiosi in termini di design auto come il Car Design Award. Per un’intera giornata, lo scorso fine settimana al Parco del Valentino di Torino, si è infatti radunata l’eccellenza dell’eleganza in formato automobilistico, in grande spolvero tra supercar, prototipi e auto in produzione che per l’occasione sono tornati a dare spettacolo sotto il cielo sabaudo, intaccato appena da un clima non proprio dei migliori.
Anche quest’anno, a darsi battaglia a suon di progetti, bozzetti e visioni futuristiche sul futuro dell’automobile, c’erano molte delle case auto più quotate in circolazione, i cui modelli e idee messe nero su bianco sono stati selezionati dalla giuria del premio, nato a metà degli anni Ottanta per iniziativa della rivista Auto&Design.
Tre, sono le categorie nelle quali sono stati suddivise le auto in gara: quella dedicata alle Production Cars, ovvero le automobili entrate a tutti gli effetti in produzione, le Concept Car pensate per un futuro quanto più possibile prossimo e sostenibile, per finire con la categoria riservata al cosiddetto Brand Design Language. La giuria del Premio, composta interamente da esperti del settore, ha alla fine deciso di assegnare il primo posto del podio per la sezione Concept Cars, al team di design Honda per il progetto della Urban EV.
Al secondo posto, ex-aequo, il design Genesis per la Essentia e Mazda per la Vision Coupé, mentre al terzo gradino si è classificata BMW per la M8 Gran Coupé. Sul fronte Production Car, ovvero le automobili che di fatto si possono acquistare sul mercato, il titolo di miglior progetto (realizzato) è stato invece assegnato al design Jaguar per la E-Pace, seguita al secondo posto da Aston Martin per la Vantage e al terzo posto per il design Volvo autore della Polestar 1. A Volvo è andato poi anche il primo premio per il Brand Design Language, che ha visto piazzarsi in seconda e terza posizione il team Jaguar e quello di Mazda.
Sul fronte Jaguar, il nuovo riconoscimento assegnato al dedign generale del piccolo SUV della gamma della casa del giaguaro, arriva ad un anno di distanza dall’altro premio assegnato invece per il progetto della I-Pace, futuristica auto elettrica dalle prestazioni in line con quanto ci si aspetti da una Jaguar e che oggi è entrata in produzione. «Se non avessi intrapreso la carriera di designer – ha raccontato Iam Callum, a capo del reparto design in casa Jaguar – avrei voluto fare il cantautore. In fondo sono entrambi modi per raccontare delle storie, solo che noi lo facciamo tracciando linee da applicare in questo caso alle automobili, mentre il cantautore lo fa con le parole e con la musica».