Se non sapete come investire i soldi ricevuti dai parenti senza fantasia per i regali, o se dovete farne ancora qualcuno in clamoroso ritardo, ecco tre fumetti da non perdere. Storie per tutti i gusti: classici giapponesi, psichedelia e risate assicurate con la spalla dell’Indagatore dell’Incubo:
“Quaderni Giapponesi. Il vagabondo dei manga” di Igort
Igort torna in Giappone a due anni di distanza dal primo album dei meravigliosi Quaderni Giapponesi, e questa volta si tiene distante dalla frenetica industria dei manga ritratta nel primo volume. L’autore preferisce qui un viaggio lento e silenzioso in un Giappone diverso: rurale, naturale, lontano dagli abbagli delle metropoli; un mondo fragile e malinconico, che verrà inevitabilmente schiacciato dagli anni e dalla globalizzazione. Un mondo che Igort ha abilmente fotografato per i posteri.
“Psycho” di Prof. Bad Trip
Con questo volume l’editore torinese inizia la riedizione (e riscoperta) dell’opera di Gianluca Lerici, a.k.a. Prof. Bad Trip, tra le firme più interessanti del nostro underground. L’autore, scomparso nel 2006, viene ricordato con due brevi saggi e una storia al confine tra cyberpunk e biopunk, in cui le piante diventano intelligenti – e pericolose – e il detective Psycho è in una missione particolare: il genere di lavoro che non può essere svolto da un robot. Un’ottima occasione per riscoprire una delle figure più importanti del punk italiano anni ‘80.
“Grouchomicon. Il libro maledetto delle risate” AA. VV.
Di Groucho si sanno due cose: che racconta barzellette orrende e che lancia la pistola a Dylan Dog nel momento del bisogno. Eppure il personaggio rappresenta un immaginario condiviso da molte persone, un mondo che oggi la Sergio Bonelli ha fatto esplorare a 12 autori comici, dalla follia di Maicol & Mirco al clash culturale Rebibbia-Londra di Zerocalcare, a firme Disney come Silvia Ziche e Giorgio Cavazzano. Per non parlare di un albo speciale firmato Alfredo Castelli e Tiziano Sclavi. Esperimento riuscito.