Il più bel libro sulla passione dei collezionisti di vinili non si trova in libreria. E non ha nemmeno una casa editrice. Perché esiste solo grazie a una raccolta fondi fatta online tra gli appassionati di musica, su Kickstarter.com.
A ben vedere, tutta la storia di Dust & Grooves (“polvere e ritmi”) è nata per colpa dei collezionisti. Fin dal 2005: succede che il fotografo Eilon Paz è di passaggio a New York. Vede il dj Cosmo Baker dal vivo e si illumina: vuole fare un lavoro sulla scena del revival funk.
A casa di Baker, tra infinite raccolte di vinili, fa un’intervista e degli scatti «così belli che mi son detto: “Devo condividerli con il mondo”». Li mette online e la comunità dei collezionisti di vinili accorre.
Vogliono conoscere Paz, vogliono essere parte del progetto. Gli scrivono collezionisti stranieri, che si offrono di ospitarlo. Paz inizia a girare il mondo, incontro dopo incontro. Una passione contagiosa.
«Il progetto era importante per loro, se tralasciavo il blog iniziavano a scrivermi. Avevo una responsabilità, dovevo seguire queste storie», dice Paz. Che nel 2012 lancia una raccolta di crowdfunding su Kickstarter.com. Più si dona, più materiale fotografico si ottiene in cambio (trovate nella colonna destra di questa pagina le varie possibilità). Aderiscono in 600: i soldi per fare il libro ci sono, la prima edizione di Dust & Grooves si può fare.
Come si fa ad averlo? Bisogna andare su un sito creato apposta per il libro: www.dustandgrooves.com
Sul numero di novembre di Rolling Stone, in edicola da mercoledì 12, troverete i migliori scatti del libro Dust & Grooves.
Ecco come la racconta lo stesso Eilon Paz: