È morto lo scrittore inglese John le Carré: aveva 89 anni. All’anagrafe David John Moore Campbell, aveva avuto un passato nell’amministrazione britannica, prima da funzionario del Ministero degli Esteri e poi come Secondo Segretario presso l’Ambasciata del Regno Unito a Bonn e Consigliere Politico ad Amburgo. Fu quindi reclutato dall’M16 per entrare a far parte del Secret Intelligence Service.
Nel 1961, quando era ancora un agente segreto, scrisse sotto lo pseudonimo di John le Carré il suo primo romanzo: Chiamata per il morto. Dopo che il collega Kim Philby, doppiogiochista del KGB, fece saltare la sua copertura, la sua carriera di scrittore proseguì con un altro romanzo famosissimo, che narrava proprio la vicenda di Philby: La talpa.
Considerato da molti il rivale di Ian Fleming e del suo James Bond, Le Carré ha firmato bestseller tradotti in tutto il mondo come La spia che venne dal freddo, L’onorevole scolaro, Tutti gli uomini di Smiley, Il sarto di Panama e Il giardiniere tenace. Quasi tutti i suoi libri sono diventati film di grandissimo successo. Tra i più famosi: La spia che venne dal freddo di Martin Ritt (1965) con Richard Burton; La tamburina di George Roy Hill (1984) con Diane Keaton, recentemente riadattato da Park Chan-wook in una miniserie, The Little Drummer Girl, con Alexander Skarsgård e Florence Pugh; La casa Russia di Fred Schepisi (1990) con Sean Connery e Michelle Pfeiffer; Il sarto di Panama di John Boorman (2001) con Pierce Brosnan e Geoffrey Rush; The Constant Gardener – La cospirazione di Fernando Meirelles (2005) con Ralph Fiennes e Rachel Weisz; La talpa di Tomas Alfredson (2011) con Gary Oldman e Colin Firth. Fino a La spia – A Most Wanted Man di Anton Corbijn (2014), che vede protagonista, in uno dei suoi ultimi ruoli, Philip Seymour Hoffman.