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Eddie Vedder e Jack White sulle figurine che collezionava Johnny Ramone

Escono le figurine dei lanci inaugurali fatti da musicisti, attori e celebrità nel 2014. Sono quelle che il leader dei Ramones conservava in modo scrupoloso.
Eddie Vedder e Jack White sulle card

Eddie Vedder e Jack White sulle card

Non solo i presidenti (da Roosevelt a Kennedy, fino a Reagan, i Bush e Barack Obama). La tradizione del lancio inaugurale nel baseball, oggi, coinvolge anche le celebrity, rockstar e rapper compresi. E le popolarissime figurine Topps (le vedete qui sopra, sono le Panini d’America, per intenderci) si adeguano.

A inizio febbraio usciranno i pacchetti col set dei primi lanci “dei famosi”, tutti eseguiti nel corso della Major League 2014. Jack White con la maglia dei Tigers di Detroit. Eddie Vedder per i Chicago Cubs. Stessa casacca di Vedder per Tom Morello, dei Rage Against the Machine. Il rapper Macklemore nello stadio dei Seattle Mariners.

Jack White con la maglia dei Tigers Detroit

E poi c’è anche 50 Cent, sul diamante dei New York Mets. Per molti è stata la peggior prima palla di sempre (lo speciale del Washington Post con spassosa infografica allegata lascia pochi dubbi all’immaginazione).
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Oltre ai musicisti ci sono anche attori come Jeff Bridges, sul campo dei Los Angeles Dodgers, atleti (Meb Keflezighi; McKayla Maroney) e personaggi particolari che hanno commosso la nazione come l’ultracentenaria Agnes McKee e Tom Willis, esperto in comunicazione motivazionale, nato senza braccia.

Eddie Vedder con la maglia dei Chicago Cubs

Di sicuro, c’è una figurina mancante: quella di Johnny Ramone. Il chitarrista-leader dei Ramones, se fosse ancora vivo, si sarebbe meritato un posto speciale nel set, magari indossando la maglia dei suoi amatissimi New York Yankees, come ricordò Rolling Stone al momento della sua scomparsa.

Nella sua autobiografia, intitolata Commando (per ora non pubblicata in Italia) si sofferma più volte sulle sue passioni. Fra cui spiccano proprio il Baseball e le figurine, spesso citate fra le pagine del libro. Sono proprio le storiche Topps a far leva sulle sue memorie: «In termini temporali ricordo tutte le cose della mia infanzia associandole all’anno delle figurine di baseball. Le prime che vidi erano quelle della Topps nel 1954, un pacchetto 5 cent, di carta oleata con dentro una cicca andata a male. Anche oggi, ogni tanto, pensare alle figurine mi riporta ragazzino, nel mio vicinato al momento dell’apertura del pacchetto. Ripensarci mi fa stare bene. Mi vedo dietro al mio palazzo mentre scarto un pacchetto di figurine del 1957. La prima figurina che vidi era Raul Sanchez dei Cincinnati Reds. Il baseball è il modo che mi aiuta a distinguere un sacco di ricordi».

Come forse in pochi sanno, Johnny Ramone, il cui vero nome era John Cummings, fu un collezionista serio e scrupoloso, tanto che – oltre ai giocatori del suo sport preferito – s’interessò nel corso della sua vita di raccolte varie. Sempre in Commando racconta:

Collezionai anche altre figurine, come la serie di David Crockett della Topps. Avevo un cappello di pelle di procione, il berretto completo intendo. Quando m’immergo nei miei dizionari illustrati sul collezionismo di figurine, ho il flashback di alcune che possedevo. Collezionavo quelle delle macchine e ovviamente quelle del 1956 di Elvis. Avevo anche quelle della serie Wild West; credo che dovevamo essere a metà degli anni cinquanta. Quelle mi piacevano. Conservavo sempre le mie figurine in buono stato, al contrario degli altri bambini. D’infilarle fra i raggi della bici, non mi passava neanche per la testa. Mi ricordo quella della matricola Koufax tutta curvata all’insù solo per fare quello stupido rumore. Io le mie le tenevo con molta cura dentro a delle scatole, e non le ho mai toccate. Aprivo solo i pacchetti e le mettevo in ordine. Tutti i miei amici facevano la raccolta di fumetti, ma io ero intrippato dalle biografie del baseball o cose del genere. Gli Yankees erano la mia squadra preferita e Mickey Mantle era il mio idolo.

Coincidenza vuole che fra le figurine che presto arriveranno in edicola ci sia quella di Eddie Vedder, da sempre fan dei Ramones, dei quali divenne amico – venne fotografato con Johnny e allo stadio dei Dodgers. E fu proprio Eddie, vestito da Ramone, con un crestone punk memorabile e pieno di trasporto, a fare uno degli interventi più sentiti della storia della Rock and Roll Hall of Fame. Insomma, se qualcuno ai piani alti delle “Panini d’America” sta già meditando di realizzare una serie con i fan illustri del baseball pensiamo che Johnny, di certo, non mancherà.

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