Ormai spostano più l’opinione pubblica i Ferragnez di qualunque partito politico. E così, dopo la battaglia di Chiara Ferragni contro la regionale Lombardia, rea di aver vaccinato la nonna di Fedez soltanto dopo un suo sfogo social, oggi il nuovo fronte aperto dalla coppia più famosa d’Italia è sulla legge Zan contro l’omofobia.
Nel pomeriggio il rapper – che si era già schierato a favore di questo provvedimento – ha organizzato una diretta Instagram proprio con il deputato del Partito Democratico Alessandro Zan, colui che dà il nome al disegno di legge che ieri sarebbe dovuto approdare nell’ufficio di presidenza della commissione Giustizia del Senato (presieduto dalla Lega), ma la cui calendarizzazione è stata invece rinviata. Un posticipo che dilata in tempi dell’approvazione a Palazzo Madama, in pratica sintomo di un ostruzionismo denunciato anche da Elodie che proprio l’altro giorno si era scagliata contro i leghisti da sempre a inasprire le pene contro l’omofobia.
«Bisogna spiegare che il rispetto verso le differenze è un valore, non un problema, quando rispetteremo le persone a prescindere dalle condizioni personali sarà una società più giusta. Educare che blu è maschio e rosa è femmina, che l’uomo non può piangere e la donna sì, sono concetti anticamera della violenza da adulti. È un paese civile quello che due persone non possano girare mano nella mano perché rischiano un’aggressione?», ha detto il deputato Zan raggiungendo grazie a questa diretta un milione di persone in poche ore. «Sono sei mesi che la legge è bloccata. Allora, una cosa interessante da fare, è andare a cercare in questi sei mesi cosa sono le cose prioritarie che sono state discusse in Senato, sono sicuro che troverai una lista di stronzate immani», ha invece attaccato Fedez.
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Ma cosa blocca realmente questa legge? Lo ha ribadito Zan, senza mezzi termini: «Alla Camera la legge è stata approvata a larga maggioranza il 4 novembre scorso e che sono passati quasi sei mesi. Al Senato succede che la commissione Giustizia, dove deve iniziare l’iter, l’esame non ha preso ancora il via, perché il presidente della commissione, un certo senatore Ostellari, sta bloccando la norma». E così Fedez – supportato nella diretta Instagram dalla moglie Chiara Ferragni – ha rintuzzato: «Di che partito è?», e Zan gli ha risposto: «Della Lega. Sta bloccando la legge in modo arbitrario». E così, il rapper ha concluso lapidario: «Il disegno di legge Zan non toglie diritti a nessuno, ma li dà a chi non ne ha».