Niente, non ce la si fa neanche così. Neanche la partecipazione straordinaria di Amadeus e Fiorello a Che tempo che fa, il programma di Fabio Fazio che dopo una vita in Rai si è trasferito sul Nove, è riuscito a far sbottonare in maniera netta il direttore artistico di Sanremo sul futuro. E dire che la loro presenza lì era un caso diplomatico, visto che per anni quello che era il salotto classico di Rai 3 aveva sempre avuto come ospiti il conduttore dell’edizione in corso e, la settimana dopo, il vincitore del Festival, e invece quest’anno, con la fuoriuscita di Fazio dalla Rai, tutto era andato in malora. Tutto risolto, facce distese stavolta. «Sono troppo scaramantico per poter rinunciare a questo collegamento», ha scherzato Amadeus. «Spero sia l’inizio di una ritrovata serenità di cui abbiamo tutti voglia», ha chiuso Fazio. «Faremo il tifo per voi».
Scherzano, scherzano tutti in studio. Sarà Fiorello, ma tutto l’intervento è una gag, i tre si pungono (in modalità Rai ovviamente, niente acredini), fanno umorismo e tutto sommato non si capisce dove finisca la realtà e cominci lo scherzo. Ergo non si sa neanche cosa ci sia da prendere per buono e cosa no. Il tema è uno: dopo queste cinque edizioni consecutive, Amadeus aveva fatto sapere che avrebbe lasciato il testimone a un altro, magari restando come direttore artistico (?), sicuramente tornando in futuro, ma prendendosi comunque una pausa dalla conduzione; ma è davvero così?
«Il prossimo non ci sarà, me l’ha promesso», dice Fiorello. Ma, appunto, è Fiorello: è dalla prima volta che porta avanti questa scenetta per cui la gente sarebbe stufa di loro e delle lunghe dirette – anche se i dati dicono il contrario. «Lui finisce qua e di conseguenza anch’io, anche per rispetto al pubblico che non ne può più», continua. «Apriremo una pagina su OnlyFans». Il solito Fiorello. E pure il solito Amadeus, che invece è più vago e sfumato, e se prima si era messo spalle al muro ora, in un certo senso, si divincola: «Facciamo il quinto intanto», e poi si vedrà. Dichiarazioni di circostanza, tipo quelle con cui i calciatori liquidano le grandi questioni del loro campionato: un po’ come i giocatori dell’Inter ieri sera, che dopo aver ottenuto una vittoria chiave in Campionato – Amadeus e Fiorello, da tifosi, ci hanno scherzato su tutto il tempo – continuano a dire di ragionare partita-dopo-partita, ricacciando in là l’elefante nella stanza. Che nel loro caso si chiama scudetto, e qui si chiama sesto Festival consecutivo. Amadeus, ecco, non chiude le porte.
Stamattina c’è stata poi la prima puntata di Viva Sanremo!, lo spin-off di Viva Rai 2! di Fiorello che per tutta la settimana sostituirà la trasmissione originale, spostandosi però da domani dopo il Festival, in una sorta di Dopofestival già brevettato lo scorso anno. Fino alla fine Fiorello, dice, interverrà ogni tanto da fuori, condurrà quest’appuntamento e nella serata di sabato sarà invece sul palco. L’appuntamento di stamattina era un po’ la prova del nove: «Questo è l’ultimo Sanremo, ve l’ho detto!», ha ripetuto. Insieme a lui c’era pure Amadeus: sorrideva, ma non parlava.