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Il gusto di sperimentare

Tutto è nato con due "bonghi", quasi un gioco tra due fratelli. Poi i General Brothers hanno deciso di fare sul serio.

C’è un’energia comune che anima chi vive la musica sulla strada. E questa sorta di vibrazione fa fare alla creatività dei giri lunghissimi, percorsi inaspettati che, grazie alle sperimentazione e al caso, a volte, riescono comunque a risultare vincenti. È più o meno il riassunto della carriera dei General Brothers. Due fratelli di Napoli che si sono ritrovati a calcare una marea di palchi (veri e allestiti in strada). «All’inizio suonavamo in locali minuscoli, situazioni inverosimili», raccontano Angelo e Andrea. «Ma abbiamo fatto molte esperienze in strada, molto busking. È una palestra fondamentale».

I General Brothers nascono come duo atipico, visto che entrambi sono partiti dalle percussioni africane per poi specializzarsi uno nella chitarra (Angelo) e l’altro nelle tastiere (Andrea), accompagnati dal vivo da un batterista. Nel loro set propongono cover di canzoni italiane e straniere, tutte virate in chiave funky, o «power funky», come lo definiscono loro. E ora stanno anche realizzando il loro primo disco in italiano. «All’inizio ci sembrava uno scoglio, invece è una lingua bellissima. Anche il passaggio dall’inglese all’italiano è stato abbastanza facile», spiegano.

I General Brothers sono un trio con l’aiuto di un batterista, Umberto Lupo. Ma sono arrivati anche a essere in quattro e poi in cinque. Passioni: La musica in tutte le sue forme, dal pop al rock, passando per hip hop e folk – Foto di Alessandro Treves


Ma il vero amore è quello della strada, soprattutto per l’interazione che ci crea. «Leggiamo il pubblico e orientiamo il nostro live», spiegano. «È una cosa che impari con l’esperienza. Hai un riscontro diretto, se fai qualcosa di interessante la gente si ferma, altrimenti passa oltre». E tra i momenti da ricordare della loro carriera, c’è anche la regina delle esperienze da busking: «Il culmine finora è stato, senza dubbio, quando abbiamo suonato al Ferrara Buskers Festival. Lì c’è
una bellissima atmosfera, con moltissime persone». Tutte unite dallo stesso spirito, quello della strada.

I General Brothers sul palco del Jameson Village, un vero e proprio villaggio irlandese allestito a Milano in occasione della festa di San Patrizio, lo scorso 17 marzo – Foto di Alessandro Treves


Jameson, il gusto della strada
Cosa c’è di più puro e vero di suonare all’aperto, in strada, con qualsiasi condizione, spinti soltanto dalla passione? Assieme a Jameson andiamo alla scoperta di musicisti e volti nuovi, di talenti che ogni giorno incrociamo per strada, ma a cui, spesso, non diamo troppo credito. Questo è il loro riscatto. Il gusto unico di Jameson, figlio della tripla distillazione e dell’invecchiamento di almeno quattro anni, è lo stesso che loro ci mettono nell’esibirsi. Un gusto carico di passione e di energia.

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