Non è tutt’oro quello che è social. Se da un lato l’avvento di Instagram, Facebook, Twitter e Pinterest ha permesso ai fan di sentirsi più vicini ai propri idoli, agli idoli di farsi più pubblicità e alla pubblicità di sfruttare più immagini, dall’altro ha segnato l’inizio di un nuovo modo di litigare. Fraintendimenti, minacce, insulti si consumano ormai quotidianamente tra un selfie e un tag, soprattutto tra le stelle della musica.
Lo scettro di regina delle polemiche in 140 caratteri può andare serenamente a Lily Allen, l’unica capace persino di rovinare la carriera a un poliziotto con un Tweet. Il finto arresto all’aeroporto australiano è l’ennesimo guaio combinato dalla cantante inglese, che solo la settimana scorsa era stata ripetutamente insultata e minacciata via Twitter (il suo account conta quasi 5 milioni di followers) per aver sostituito i Two Doors Cinema Club al Latitude Festival nel Suffolk. “Se proprio dovete essere maleducati sull’argomento, potete smettere di seguirmi per favore? Sono esausta della cattiveria” ha cinguettato. S
If you’re going to be rude about my replacing @TDCinemaClub on here, can you just un @ me please ? I’m so exhausted by the nastiness.
— lily (@lilyallen) 16 Luglio 2014
A contendersi il trono social con Lily è sicuramente Rihanna, la più litigiosa, la più provocante, quella che utilizza Instagram per corteggiare i calciatori e Twitter per battibeccare con le colleghe. Si è perso il conto degli scambi di insulti: Riri contro Ciara, Riri contro Teyana Taylor, fino all’ultimo Riri contro Charlie Sheen, colpevole di aver incontrato la cantante barbadiana in un ristorante e averla invitata al suo tavolo per presentarle la fidanzata. “Troppi paparazzi” avrebbe risposto Rihanna, ed ecco la miccia che ha acceso la bomba social.
so, I took my gal out to dinner last night with her best friends for her Bday. we heard Rihanna was present … http://t.co/Bv1BRa2RTo — Charlie Sheen (@charliesheen) 22 Maggio 2014
Ovviamente non si è fatta attendere la risposta piccata della cantante, che ha definito l’attore “una vecchia regina col pannolone”:
If that old queen don’t get ha diapers out of a bunch…
— Rihanna (@rihanna) 22 Maggio 2014
Let’s pray for peace and a swift end to the Israeli-Palestinian conflict! Is there any hope?…. pic.twitter.com/jHD56KXkcu — Rihanna (@rihanna) 15 Luglio 2014
Secondo quanto riportato a Tmz da una fonte vicina alla diva delle Barbados, il tweet sarebbe stato pubblicato inavvertitamente, cliccando l’hashtag mentre stava leggendo un articolo sul conflitto israelo-palestinese.
Lo stesso è accaduto, pochi giorni dopo, alla giovane Selena Gomez, che aveva pubblicato sul suo profilo Instagram l’immagine di una scritta che chiedeva di pregare per Gaza.
Anche qui nella pioggia di critiche e insulti, l’ex volto Disney si è vista costretta a chiarire: “Ovviamente prego per l’umanità intera. Non sto prendendo le parti di alcuno”.
C’è anche chi invece rimane convinto delle proprie idee (e dei propri hashtag) e non ha alcuna intenzione di giustificarli, nonostante le numerose minacce di morte ricevute. Zayn Malik, membro della boy band britannica One Direction, è fedele da domenica scorsa al #FreePalestine che rispecchia le sue origini pakistane e la fede musulmana, e poco importa se questo gli farà perdere qualcuno dei suoi 13 milioni di follower.
— zaynmalik1D (@zaynmalik) 28 Luglio 2014