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Il movimento LGBTQI per Jamel Myles, suicida a 9 anni perché gay

Aveva da poco fatto coming out e aveva deciso di dichiararsi anche a scuola: «Aveva detto a sua sorella che i compagni gli dicevano di uccidersi», ha detto la madre.

Jamel Myles. Foto via Facebook

Diverse celebrità ed esponenti del movimento LGBTQI hanno reso omaggio a Jamel Myles, un bambino che si è tolto la vita a soli 9 anni a causa del bullismo omofobico dei suoi compagni di classe.

“Tutto ciò mi spezza il cuore. Le persone devono capire il potere delle proprie parole. Sono davvero dispiaciuta per lui e per la sua famiglia” ha scritto la cantante Hayley Kiyoko.

“La fiducia, l’orgoglio e l’entusiasmo di Jamel Myles nel condividere la sua nuova ritrovata libertà con i suoi genitori e poi con i compagni di classe a 9 anni sono da ammirare e spero che la sua memoria sia celebrata per sempre. Riposa in pace un piccolo guerriero” ha twittato la star RnB Kehlani.

Dure le parole di Daniel Newman, attivista LGBTQI e attore di Walking Dead: “#JamelMyles che si uccide ad appena 9 anni dopo essere stato vittima di bullismo per aver fatto coming out è la prova che è necessario che oggi la nostra lotta contro i pregiudizi è più importante che mai!”.

Per Jamel sono intervenuti anche gli Hercules Love Affair, l’attrice transgender Laverne Cox e Ellen Page, attrice e attivista, protagonista del film cult Juno. “Le notizie su Jamel Myles mi hanno spezzato il cuore – ha scritto Page – Ho viaggiato per il paese e il mondo e sono stata testimone di speranza e gioia ma anche di profondo dolore e orrore. tutto ciò deve cambiare. Sono triste e arrabbiata, ma sto cercando di mantenere il mio cuore caldo e aperto per continuare a lottare e aiutare a sradicare questa sofferenza”.

Jamel aveva da poco fatto coming out, «Sembrava così spaventato quando me l’ha detto» ha raccontato la madre Leila Pierce ai media. «Mi ha detto ‘Mamma, sono gay’. Credevo stesse scherzando, quindi ho guardato dietro mentre guidavo e sembrava così terrorizzato. Gli ho detto: ‘Io ti voglio bene in ogni caso’».

Jamel, tuttavia, aveva deciso di dichiararsi anche a scuola, con i compagni di classe. «Si sentiva fiero di essere gay», ha aggiunto la donna. Dopo pochi giorni dall’inizio della quarta elementare Jamel si è tolto la vita: «Aveva detto a sua sorella che i compagni a scuola gli dicevano di uccidersi. Non mi aveva detto nulla. Sono sconvolta al solo pensiero che abbia visto il suicidio come la sua unica opzione». «Il mio bambino si è ucciso. Non lo meritava», ha aggiunto la madre di Jamel. «Voleva solo far felici gli altri anche quando lui non lo era. Vorrei così tanto riaverlo indietro».

L’ipotesi del suicidio è stata confermata dal medico legale mentre le autorità di Denver, dove Jamel viveva, hanno aperto un’inchiesta.

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