Annie Ernaux, scrittrice francese nota soprattutto per il romanzo Gli anni, ha vinto il premio Nobel per la Letteratura del 2022. L’Accademia svedese ha scelto di premiarla «per il coraggio è l’acutezza clinica con cui scopre le radici, gli estraniamenti e i freni collettivi della memoria personale». Nel darle il Nobel le è stato riconosciuto il merito di saper analizzare le disparità che riguardano «il genere, la lingua e la classe» nei loro diversi effetti su una singola vita, la sua.
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— AGTW (@AGTW_it) October 6, 2022
La scrittrice, che in Italia pubblica con l’editrice l’Orma, era da tempo tra i nomi in lizza per il massimo premio. In passato aveva espresso un certo scetticismo verso la possibilità di ottenere un riconoscimento così prestigioso: «Non credo proprio di vincere il Nobel, non ho le phisique du role per certe cose, non sono nel main stream», aveva dichiarato in un’intervista.
Ernaux è nata a Lillebonne (Senna Marittima) l’1 settembre 1940, ed è una delle voci più autorevoli del panorama culturale francese. Studiata e pubblicata in tutto il mondo, la sua opera è salita agli onori delle cronache grazie all’editore Gallimard, che ne ha raccolto gli scritti principali in un unico volume nella prestigiosa collana Quarto. Considerata un classico contemporaneo, è amata da generazioni di lettori e studenti.
Per la Francia, si tratta del sedicesimo premio Nobel per la letteratura: la prima edizione, nel 1901, premiò Sully Prudhomme; nel 1904 fu il turno di Frédéric Mistral, che condivise il riconoscimento con lo spagnolo José Echegaray y Eizaguirre; il Nobel fu poi assegnato a Romain Rolland nel 1915, ad Anatole France nel 1921, a Henri Bergson nel 1927, al russo naturalizzato francese Ivan Alekseevič Bunin nel 1933, a Roger Martin du Gard nel 1937, a André Gide nel 1947, a François Mauriac nel 1952, ad Albert Camus nel 1957, a Saint-John Perse nel 1960, a Jean-Paul Sartre nel 1964, a Claude Simon nel 1985, al cinese naturalizzato francese Gao Xingjian nel 1990, a Jean-Marie Gustave Le Clézio nel 2008 e a Patrick Modiano nel 2014.