Non pensate di farlo nel vialetto davanti casa vostra, ma se doveste proprio proprio sentirne l’urgenza e soprattutto doveste avere alle spalle una carriera da stuntman, sappiate che la nuova Jaguar E-Pace è in grado di fare un salto con avvitamento, il più lungo mai realizzato con una vettura di serie, certificato nel Guinnes dei Primati. È cominciata proprio così qualche settimana fa (parliamo di metà luglio) al Royal Victoria Dock nei Docklands di Londra, con una dimostrazione da record (15 metri di salto completato da un avvitamento di 270 gradi), la presentazione mondiale del nuovo modello quattroruote con il marchio del giaguaro, che aggiunge al suo catalogo un Suv dalle dimensioni più contenute rispetto alla sorella maggiore F-Pace.
Il nuovo modello di casa Jaguar nasce con un’anima da sportiva come compete di natura al marchio, linee degli esterni volutamente esagerate per dare un senso di velocità, ma anche con un nuovo approccio al progetto maturato in tre anni di lavoro, concepito anche pensando ad una fascia di pubblico più giovane del solito. «Jaguar ha sempre pensato che il design dovesse occupare un ruolo fondamentale nella realizzazione delle proprie auto – ha piegato Ian Callum, direttore di lungo corso del settore design della casa britannica – e la E-Pace ha tutte le carte in regola per diventare il nostro SUV compatto».
Quello che la E-Pace custodisce, tra linee aggressive e dotazioni di lusso, spazi pensati anche per famiglie e tecnologia (tanta e dinamica, comprensiva anche di Wi-Fi 4G e touchscreen superwide di serie) è però anche un Dna dai tratti insindacabilmente rock’n’roll, assicurati anche da chi, al progetto della macchina, ha lavorato negli ultimi anni assieme ad un team proveniente da mezzo mondo. Tra questi, anche un certo Wayne J. Burgess, un nome che in campo musicale a qualcuno potrebbe ricordare qualcosa: per esempio un chitarrista di una band britannica chiamata Scattering Ashes, presenti, tra l’altro, anche su un palco del Download Festival di Donington Park lo scorso anno. Beh, la penna dietro il progetto della E-Pace, in quanto a design e come è anche stato per la precedente F-Pace, è proprio quella dello stesso Burgess, che smessi i panni del designer con il pallino per le auto britanniche, imbraccia puntualmente la sua Gibson Les Paul per dedicarsi nottetempo, ma non solo, alla santa causa del rock.
«La E-Pace rappresenta una grande opportunità per Jaguar – ha spiegato Burgess – che con il suo secondo Suv ha permesso a noi designer di divertirci, facendoci ispirare da diverse tipologie automobilistiche». La musica, e il rock classico in particolare, sul lavoro di Burgess e di tutto il team impiegato sulla nuova vettura, ha lasciato il segno. «In studio abbiamo ascoltato di tutto – ha detto il designer e rocker – dagli Iron Maiden ai Motley Cue, passando per The Cult, dai Kiss e arrivando fino alla musica della mia band, gli Scattering Ashes, ovviamente»
Sul mercato italiano la nuova E-Pace sbarcherà il prossimo inverno con un prezzo a partire da 36.800 euro e un parco motori composto da cinque proposte in totale: dai due turbo a benzina 2.0 sovralimentati da 249 e 300 cv, fino ai tre diesel 2.0 nelle versioni da 150cv, 180 cv e 240 cavalli.