Tanto tuonò che piovve, e visto il meteo non è un modo di dire. Comunque, dopo mezzi annunci e voci di corridoio, è stato finalmente presentato il OnePlus 6T, a quattro anni di distanza dall’introduzione del primo dispositivo OnePlus. Trattandosi, di fatto, di un aggiornamento rispetto al precedente modello, era lecito non attendersi chissà quali rivoluzioni, ma la verità è che il 6T rappresenta un deciso passo in avanti per il produttore orientale.
Partiamo col dire che da OnePlus non puoi aspettarti innovazione rispetto al mercato, bensì l’utilizzo di tecnologie già disponibili, a volte anche più stabili, e a una frazione del costo. Una strategia che ha garantito la diffusione del marchio e che è ancora più evidente in questo modello.
Il display è molto ampio, ben 6.41”, e integra il sistema di lettura delle impronte digitali. Il cuore pulsante è rappresentato, invece, dal processore Snapdragon 845, capace di offrire supporto all’intelligenza artificiale e una migliore gestione delle foto, e che grazie al processore grafico integrato, un Adreno 630, genera una grafica fluida e dettagliata nei videogame.
I tagli di memoria disponibili sono due, a 128 e 256 GB, così come la RAM (6 o 8 GB), mentre il sistema fotografico frontale è dotato di due sensori. Uno è a 20 Megapixel e f/1.7, l’altro a 16 Megapixel e f/1.7, mentre quello frontale è un 16 Megapixel con f/2.0. può sembrare riduttivo descrivere il OnePlus 6T con le sue caratteristiche tecniche, ma niente meglio di queste tratteggiano il profilo di uno smartphone completo e dalle ottime prestazioni, pur senza stravolgere la filosofia del suo produttore. A proposito: il design è quello tipico OnePlus, con un leggero ritocco alle dimensioni che ora sono di 158 x 75 x 8.2 mm, e un peso di 185 grammi, con colorazioni Mirror Black o Midnight Black. A fronte delle sue prestazioni, il OnePlus 6T ha diverse tecnologie di risparmio energetico che, unite alla batteria da 3700 mAh, offrono un’esperienza di utilizzo piuttosto duratura, con tanto di funzione di ricarica rapida.
Peccato solo per la scomparsa del jack audio da 3.5mm (era uno dei pochi a supportarlo ancora), anche se si fa perdonare per un “notch”, cioè la cornice dell’obiettivo frontale, decisamente ridotta.
La parte migliore è e rimane comunque il prezzo. Si parte da 559 euro per il modello da 6GB di RAM e 128 GB di memoria, per arrivare al massimo a 639 euro per quello da 8 GB di RAM e 256 GB di memoria. Viste le caratteristiche, c’è di che leccarsi i baffi.