Peter Verzilov e Veronika Nikulshina, due esponenti del collettivo attivista Pussy Riot, sono stati arrestati a Mosca. Stando a quanto riportato dal collettivo dai propri canali social, Nikulshina sarebbe stata fermata a Mosca insieme a una sua amica mentre guidava la propria auto.
“La polizia di Mosca sostiene che Nika e la sua amica si sarebbero rifiutate di sottoporre la propria auto a un ‘controllo’ dell’anti-terrorismo, e per questo sono state arrestate. Accuse folli!”, hanno riferito via Twitter esponenti di Pussy Riot. “Le ragazze sono state arrestate per nessuna ragione. La polizia di Mosca è ancora infuriata dopo la protesta durante la Coppa del Monda”, continua il collettivo sui social, riferendosi all’invasione di campo durante la Finale del Mondiale russo, per cui Nikulshina e altri membri di Pussy Riot erano stati arrestati lo scorso luglio.
Moscow police is now claiming that Nika and her friend were refusing to agree to a “terrorist check” of their car – and they had to be arrested. Crazy accusations!
— ????? ???? (@pussyrrriot) 9 settembre 2018
Nika Nikulshina from Pussy Riot has just been detained by police and "anti-extremism agents" in Moscow with a friend. Free Nika and everyone else detained during today's big protest day in Russia! pic.twitter.com/ZiJ3v8BqqE
— ????? ???? (@pussyrrriot) 9 settembre 2018
Our activist Nika says hi to everyone from behind bars of a Moscow police station – she will be spending the night here until a court hearing tomorrow. The girls have been arrested in their car for absolutely NOTHING. Moscow police is still mad after the World Cup action. pic.twitter.com/hssR6JI3d2
— ????? ???? (@pussyrrriot) 9 settembre 2018
Arrestate la sera del 9 settembre, Nikulshina e l’amica avrebbero già trascorso la loro seconda notte in carcere. Tuttavia, secondo quanto riferito da Pussy Riot, i documenti per la detenzione sarebbero irregolari per cui le due ragazze dovrebbero già essere state rilasciate, “ma i poliziotti si rifiutano di farle uscire! Questa è una vendetta per la nostra protesta! Pussy Riot libere!”.
Our two arrested girls, Nika and Diana, are spending their second night at a Moscow police station – the court said police papers were so bad they had to be redone, but cops refused to let the girls out!
This is an act of revenge for our action at the World Cup. Free Pussy Riot! pic.twitter.com/knMQSu0jw2
— ????? ???? (@pussyrrriot) 10 settembre 2018
Inoltre, stando a quanto riportato dal Guardian, anche un altro membro del collettivo, Peter Versilov, sarebbe stato arrestato dalle autorità fuori dalla propria casa, ma le ragioni non sono ancora del tutto chiare. Anche Versilov come Nikulshina aveva partecipato alla protesta durante la finale, per cui erano stati detenuti 15 giorni.
Il gesto dello scorso luglio a Mosca era rivolto a Vladimir Putin e al governo russo, cui il collettivo chiedeva di liberare i prigionieri politici e fermare gli arresti ai comizi in modo da permettere una libera competizione politica nel Paese.