Un progetto fotografico di critica e riflessione satirica sull’iconografia di propaganda e comunicazione politica italiana contemporanea. È Realpolitik 2018-2023, la grande mostra/installazione composta dai ritratti caricaturali degli attuali politici italiani, che apre oggi venerdì 23 giugno e rimarrà visibile fino al 2 luglio al BASE Milano. L’obiettivo di Realpolitik è quello di provare a sovvertire e rendere stonati i canoni che strutturano le immagini presenti sui profili pubblici di Facebook e Instagram dei personaggi politici e della propaganda politica contemporanea attraverso la creazione di un’iconografia fotografica satirica.
I co-autori di Realpolitik sono Luca Santese e Marco P. Valli, attivi nell’ultimo decennio nel panorama della fotografia contemporanea: dal 2018 lavorano alla costruzione di una documentazione sistematica e autoriale attraverso una serie di pubblicazioni indipendenti sui principali eventi e protagonisti del panorama politico italiano, come Boys Boys Boys, Popolopopolo, Lega Nord Party, MoVimento Lento, Mask off e Tik Tok Tak, divulgati da Cesura Publish, casa editrice indipendente di Cesura, il collettivo di professioniste e professionisti uniti dall’intento di creare una forza indipendente e autonoma nel panorama della fotografia internazionale. Ma anche pubblicazioni del progetto sulle principali testate nazionali ed internazionali, tra cui la cover del Time Magazine su cui compare il ritratto del ministro dell’Interno Matteo Salvini.
Realpolitik è già stata al centro di diverse installazioni sperimentali come quelle a BASE Milano, Cinema Palazzo (Roma), FotoForum (Bolzano), Magazzini Fotografici (Napoli) e Alcart Festival (Alcamo). Attraverso un rinnovato progetto espositivo in collaborazione con Cesura, BASE Milano e Contemporary Cluster Roma, gli autori vogliono valorizzare il proprio lavoro attraverso la produzione di una mostra di fotografia fine art itinerante (si tratta di 24 stampe di grande formato), che ponga al centro la forza della fotografia stampata come mezzo di ricerca documentaria ed artistica. Le molte immagini selezionate, tra le più iconiche del progetto, porranno lo spettatore di fronte alla fotografia utilizzata non solo come mezzo di documentazione del presente ma anche come strumento critico.
“Valli e Santese sovvertono il meccanismo di falsa uguaglianza tra elettore ed eletto, tra votante e votato, tra consumatore ed erogatore di servizi politici”, scrive Nicola Patruno nel testo dedicato alla mostra. “Interrompono la catena di comando della comunicazione politica proprio nel suo volere apparire autentica, semplice, diretta, disvelando attraverso nuove immagini il nugolo di artifici che reggono il sistema della rappresentazione politica in Italia”.