Rollink Stone è un osservatorio sull’universo del tatuaggio moderno in continua e turbolenta espansione. Marco Annunziata fotografo e contributor da Europa e California per Inked, Rebel Ink, Total Tattoo, desideroso per una volta di esprimersi nella propria lingua madre, porta sulle pagine di RS le storie e i lavori di tattoo artists più o meno celebri, da New York a Termoli, passando per Copenhagen, dalle macchinette artigianali fatte con un walkman, uno spazzolino, una penna bic e una corda di chitarra, ai reality shows ultra milionari.
È autodidatta, dopo l’accademia di belle arti ha dovuto fare tutto da sè perché non conosceva nessun tatuatore dalle sue parti. Viene da San Pietroburgo portando la sua bellezza rara, naturale, apparentemente inconsapevole. L’abbiamo fotografata e fatta parlare un po’.
Sasha è stata in Italia per la prima volta al Korpus Domini Tattoo lo scorso novembre e ora è pronta a partecipare alla Milano Tattoo Convention, dal 5 al 7 febbraio. Ma prima di essere una tatuatrice, è un’artista appassionata ma senza genere, come per il nome che ha scelto di utilizzare.
Ti ricordi il primo tatuaggio che hai visto?
Da ragazzina, in spiaggia, ho visto un uomo con una scena biblica sulla schiena piena di angeli e gente in preghiera, un quadro scappato da una chiesa!
E il tuo primo tatuaggio?
L’ho fatto a 23 anni, una rosa in nero e grigio con la faccia di una ragazza dentro, fatta da un amico che tatua a Lvov.
Come hai iniziato a tatuare?
Non conoscendo nessun tatuatore, ho dovuto fare tutto da sola. Ho cercato informazioni, viaggiato per conoscere tatuatori e vederli lavorare, poi ho comprato macchinetta, aghi e colori e ho cominciato a tatuare i miei amici. Questo è stato il mio apprendistato, e sinceramente sono molto orgogliosa dei risultati che ho raggiunto in tempi abbastanza brevi.
Ma devi essere andata a scuola d’arte per disegnare in questo modo! Chi sono gli artisti che hanno influenzato maggiormente la tua arte?
Ho frequentato l’accademia di belle arti, e sono sempre andata a mostre e musei di arte classica e moderna. Tuttavia la bellezza e perfezione artistica alla quale sono stata sottoposta nel corso degli anni, mi ha portato a creare un nuovo linguaggio, un processo molto personale nel quale rifiuto ogni influenza esterna.
Pensi sia necessario saper disegnare e dipingere per fare dei buoni tatuaggi?
Assolutamente sì. Se vuoi essere un buon tatuatore devi prima di tutto saper disegnare. Certo ci sono anche tatuatori vecchio stampo che non sono tanto bravi con la matita e non fanno altro che copiare flash dalla mattina alla sera, ma penso che se vuoi essere considerato un artista, e lavorare quindi con il tuo linguaggio, devi essere molto bravo sia a disegnare che a dipingere.
Puoi descrivere il tuo stile?
I miei tatuaggi sono come degli acquerelli con combinazioni di colori non troppo usuali. Mi piace tatuare oggetti pianeti, stelle, unicorni ma anche animali più facili da incontrare durante una passeggiata nel bosco tipo volpi e gufi.
Uno stile molto difficile da copiare, nonostante questo ci sono tatuatori che lo fanno, sbaglio?
Quando mi fanno vedere immagini di copie dei miei lavori mi arrabbio prima di tutto come artista ma anche per i miei clienti per i quali realizzo pezzi che dovrebbero essere unici. Del resto pubblicare il mio lavoro su Instagram mi ha portato ad avere una visibilità enorme quindi essere copiata da qualche pseudo artista penso faccia parte del gioco.
Ti piace viaggiare?
Amo viaggiare, ma in questi mesi sto aprendo il mio negozio a Praga, quindi per un po’ non sarò in grado di viaggiare quanto vorrei. Sentirete parlare dell’inaugurazione, spero.